La palazzina esterna al Santo Stefano servirà a rendere l’ospedale un po’ meno piccolo di quanto lo sia. I 104 posti letto, che porterà in dote la struttura intitolata al compianto vicesindaco Luigi Biancalani, serviranno a mettere "una toppa, ma non a risolvere il problema delle degenze ospedaliere".
Un vulnus, quello di un Santo Stefano troppo piccolo e adesso di una palazzina esterna insufficiente al bisogno del bacino pratese, da sempre indicato dal Centro diritti del malato con il suo presidente Fabio Baldi. E ribadito anche da Rita Pieri, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, che, di fronte al cantiere già avviato, si pone ulteriori interrogativi: quali reparti saranno dislocati nella struttura, come funzioneranno?
Interrogativi ai quali la direzione dell’Asl Toscana Centro non è in grado di rispondere. Infatti, per l’Asl è troppo prematuro parlarne: la direzione aziendale e quella sanitaria dell’ospedale stanno lavorando per arrivare ad una quadratura del cerchio, puntando ad ottimizzare i nuovi spazi a disposizione. "Ce ne sarebbero voluti almeno 200 di posti letto in più – afferma Baldi, che più volte ha segnalato la criticità all’Asl e anche al Comune – L’ospedale diventerà meno piccolo, ma la città continua a crescere come evidenziano i calcoli demografici e alla fine ci vorrà una seconda struttura esterna". Avremo un ospedale a padiglioni e dispersivo". Stando alle informazioni a disposizione, dopo l’ampliamento dei parcheggi degli operatori sanitari e degli altri dipendenti (154 stalli in più), la Nbi (Nuova Busi impianti) sta lavorando al cantiere, da completare ad ottobre 2025. La struttura costa 25 milioni e mezzo di euro. L’edificio, di quattro piani (tre fuori terra e uno interrato), sarà collegato con l’ospedale da un tunnel a vista. Il piano terra ospiterà 12 posti letto per il servizio di Salute Mentale e 9 ambulatori. Al primo piano 53 letti per la degenza medica di cui 4 per immuno-depressi, mentre il secondo piano sarà per la degenza oncologica (15 posti letto), il Day hospital oncologico (24 posti letto) e prevedrà un’area ambulatoriale oltre al Laboratorio traslazionale. La palazzina sarà collegata all’ospedale da un tunnel al piano interrato che si unisce al piano alluvionato un anno fa e ancora fuori uso: Sat sta allestendo i pannelli ignifughi delle porte Rei degli ascensori. Se tutto procede per il verso giusto a fine novembre il seminterrato sarà ripristinato a quanto accordato tra Asl e ditta ad agosto scorso, dopo una serie di ritardi non attribuibili all’azienda sanitaria.
Sara Bessi