REDAZIONE PRATO

La nuova città centrale: "Piazza San Francesco piano pedonalizzazione. Riapriamo i fondi sfitti"

L’assessore Blasi illustra la "filosofia" dei provvedimenti e rilancia gli obiettivi. In piazza San Domenico "area pedonale più ampia senza cambiare la viabilità".

L’assessore Diego Blasi

L’assessore Diego Blasi

Le mura non sono più una barriera storica che divide i luoghi della città, ma fanno parte della nuova filosofia della "città centrale". Una visione che ingloba e mette in sinergia il centro storico classico con l’area immediatamente a ridosso delle mura. E’ la filosofia dell’assessore Diego Blasi, delega ’pesante’ e rappresentativa al centro storico appunto, e anche simbolo della nouvelle vague dem versione Schlein.

Sul cuore della città ci sono molte attese e si giocano anche le carte importanti del mandato della sindaca Bugetti. Problemi in campo, ma anche grandi potenzialità. Desertificazione commerciale e fondi sfitti, amalgama da trovare tra esigenze dei residenti e trend consolidato della movida seral-notturna, convivenza multiculturale, valorizzazioendei luoghi storici, futuro del Settembre pratese, questione parcheggi. Insomma un conto molto ricco e significativo.

Assessore Blasi, lei vorrebbe cambiare la prospettiva di visione del centro storico. Parla spesso di “città centrale”, cosa intende? "Credo sia arrivato il momento di cambiare approccio quando si discutono gli interventi in centro storico. Parlo di città centrale perché l’interazione tra il perimetro delle mura e quello immediatamente fuori oggi è sempre più forte. L’assessorato al centro storico, che proprio da questa settimana è dotato di un servizio di supporto che prima non aveva, si occuperà in particolare di rigenerazione urbana e trasformazione degli spazi pubblici. La visione della sindaca Bugetti su questo è molto chiara: interventi urbanistici concreti per cambiare in meglio la vita delle persone".

Alcuni esempi? "La rigenerazione dell’area intorno al vicolo del Tignoso, con particolare attenzione all’asse Cavour-Curtatone e il conseguente sviluppo di Porta Pistoiese basato sull’idea di recuperare parcheggi liberando le mura; la realizzazione del parco centrale e quindi di una nuova porta di accesso al centro che lega indissolubilmente il destino di tutta l’area ex Misericordia e Dolce a Ebensee, via Genova e piazza Macelli; le iniziative che verranno intraprese per connettere la parte nord di piazza del Mercato Nuovo, Fabbricone e Bisenzio alle mura e naturalmente l’intervento di riqualificazione di piazza Mercatale, sono solo una parte dei progetti che verranno affrontati nei prossimi anni. Alcuni interventi verranno realizzati presto, per altri ci vorrà più tempo. Ma di fondo c’è una visione precisa: alleggerire la pressione all’interno delle mura collegando meglio tutto quello che sta immediatamente fuori".

Piazza del Mercato e il Serraglio come porte di ingresso. Quando? "La sindaca Bugetti tiene molto a questo progetto e presto ci saranno sviluppi".

Parliamo di luoghi. Piazza San Domenico. "Una piazza meravigliosa che merita cura e attenzione. Dall’inizio del mandato stiamo lavorando per garantire maggiore decoro con interventi precisi, condivisi sempre con chi in quel luogo vive e lavora. Adesso parte la fase due che porterà a una riqualificazione importante. Verrà progressivamente estesa l’area pedonale, aumentata l’illuminazione e dove possibile proveremo a strappare pezzi d’asfalto con l’obiettivo di depavimentare, come già sta facendo l’assessore Biagioni in altre zone della città. La viabilità non sarà intaccata".

E piazza San Francesco? "Daremo seguito con coraggio al programma elettorale e lavoreremo per la pedonalizzazione della piazza. Anche in questo caso senza modificare la viabilità. Presto inizieremo una fase di studio e progettazione per individuare le soluzioni migliori. E affiancheremo tutto questo a un percorso di partecipazione con comitati, cittadini, associazioni e commercianti".

I Comitati quindi sono una risorsa enorme. "Assolutamente sì. Comitati e associazioni sono fondamentali per tenere alta la qualità della democrazia locale. Fanno un lavoro di studio e pressione utilissimo all’amministrazione. Io vengo da quei mondi e con umiltà vorrei provare ad essere una sponda nei prossimi anni per costruire con loro pratiche di amministrazione condivisa".

Osservatorio del centro storico. Davvero si può fare? L’associazione AttivaPrato sta facendo un gran lavoro per dare forza al percorso condiviso. "L’osservatorio si farà eccome. È fondamentale per tenere insieme tutte le questioni che riguardano il centro storico evitando di agire a macchia di leopardo. Con AttivaPrato stiamo lavorando fianco a fianco da mesi su questo e su tante altre questioni. E proprio in queste settimane la politica sta discutendo la bozza di modifica del regolamento della partecipazione da loro proposta. Un lavoro importante a cui dobbiamo dire solo grazie".

Fondi sfitti, ci sono segnali positivi verso il nuovo bando? "Il bando uscirà entro l’anno. Con l’assessora al commercio Benedetta Squittieri stiamo lavorando a una proposta importante che proverà a dare una scossa con l’obiettivo di tirare su i bandoni. Non solo in chiave commerciale ma anche culturale. Non abbiamo la bacchetta magica, ma faremo di tutto per provarci".

Luigi Caroppo