La nuova variante: "Covid meno ‘cattivo’ ma si replica in fretta. Contagi in aumento"

Intervista a Berti, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl Centro "I sintomi sono i soliti: raffreddore e febbre. Possono esserci disturbi gastrointestinali". Resta basso al momento l’impatto sull’ospedale .

La nuova variante: "Covid meno ‘cattivo’ ma si replica in fretta. Contagi in aumento"

Intervista a Berti, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl Centro "I sintomi sono i soliti: raffreddore e febbre. Possono esserci disturbi gastrointestinali". Resta basso al momento l’impatto sull’ospedale .

La variante covid XeC è la principale causa della recrudescenza di casi di infezione anche a Prato, come nel resto della Toscana e in Italia. "Per il momento però – ci tiene a precisare Renzo Berti, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Centro – questa recrudescenza interessa e colpisce principalmente le province del Nord. Dopo essere stata rilevata per la prima volta a Berlino a fine giugno scorso, la variante ha iniziato a diffondersi in Europa e in Italia con segnalazioni in Veneto e in Trentino. Ha la caratteristica di essere veloce nel replicarsi".

Quali sono i sintomi della variante Xec? "I sintomi sono i soliti, dal raffreddore al naso che cola gocciolante, dal mal di gola al mal di testa. Sono segnalati anche casi di perdita di olfatto e gusto, febbre, stanchezza e dolori muscolari o articolari. In alcuni casi, si possono registrare anche disturbi gastrointestinali, come diarrea e vomito", specifica Berti.

Secondo il direttore del Dipartimento di prevenzione "al momento non si registra un forte impatto perché anche dal punto di vista ospedaliero rileviamo che le persone ricoverate non sono numerose, la maggior delle quale quali in low care, ovvero in degenze basse o intermedie".

Se da una parte Berti rassicura che l’aggressività del virus sia inferiore rispetto al passato, dall’altra fa sapere che "i dati sulle positività sono un po’ in aumento, anche se ormai non tutti quelli che hanno sintomi si sottopongono al tampone. Molti scelgono la strada del fai da te".

Berti ricorda, comunque, quale sarebbe il percorso da seguire nel caso di sintomi conclamati: "Se tramite tampone viene accertata la presenza dell’infezione da sars-CoV-2, oggi non vige più l’obbligo di isolamento. È buona regola informare il proprio medico che potrà fornire indicazioni su eventuali terapie da seguire – afferma – Però è bene seguire tutte le precauzioni necessarie per prevenire la diffusione del virus e la trasmissione dell’infezione, come indossare mascherine, preferibilmente di tipo FFP2, nel caso in cui ci si trovi ad essere in contatto con altre persone, avere una buona igiene delle mani ed evitare di frequentare luoghi affollati, inclusi ospedali e rsa".

Una condizione, quella della presenza del covid, dalla quale ormai non ci si affrancherà mai più. "Certo l’impatto futuro non sarà più come quello che abbiamo vissuto. L’obiettivo da ora in poi non è proteggersi in modo assoluto dal contagio, ma proteggere dalle conseguenze più critiche e dai rischi della diffusione con un’ampia vaccinazione soprattutto le categorie dei pazienti a rischio", continua Berti.

L’andamento del contagio emerge chiaramente dai numeri divulgati dalla Regione Toscana che non ha mai interrotto il servizio di comunicazione delle infezioni in tutto il territorio regionale e anche dei decessi legati alla Sars-Cv2. Nel cuore dell’estate si è notata una certa impennata, con 892 nuovi casi e 6 decessi in un arco temporale dal 21 al 28 agosto. Rispetto all’estate a settembre si è notato invece un calo dei casi positivi. Venendo agli ultimi dati per il mese di ottobre, al 9 ottobre, ultimo dato utile del report dell’Asl Toscana Centro, il numero di nuovi casi positivi riscontrati nel territorio pratese risultava pari a 33 positivi negli ultimi sette giorni, quindi tra il 2 e il 9 del mese. Ogni giorno sono in media dalle 3 alle 4 le persone che arrivano al Santo Stefano positivi al coronavirus. Dall’inizio dell’epidemia il totale delle infezioni da Covid nella nostra provincia si assesta a 107.576.

Sara Bessi