REDAZIONE PRATO

"La paura non passa, ho bisogno di aiuto"

Martina Mucci, aggredita di notte mentre rincasava dal lavoro, vuole rivolgersi a un’associazione contro la violenza sulle donne

"La paura non passa, ho bisogno di aiuto"

"Ho intenzione di rivolgermi a una associazione che assiste le donne vittime di violenza, da sola non ce la posso fare. La notte è il momento peggiore: ho paura, non riesco a dormire, vedo le immagini di quella sera, mi sembra sempre che ci sia qualcuno alla finestra". Martina Mucci, cameriera di 28 anni, è ancora sotto choc per quello che le accaduto nella notte fra lunedì e martedì quando è stata picchiata a sangue da due sconosciuti nell’androne di casa mentre tornava dal lavoro alla Pietà. I danni riportati nel pestaggio sono enormi. "Ieri sono stata al Cto a Firenze – ha raccontato – Avevo tutti i denti fuori asse, mi hanno fatto l’anestesia per rimetterli a posto. Ci vorranno mesi prima di tornare alla normalità – ha raccontato – Quello che mi fa piacere è che ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà, da tante donne anche che non sono di Prato e un messaggio molto carino da parte del sindaco". Martina non riesce a farsi una ragione di quello che è successo continuando a ripetere che è stata una aggressione nei suoi confronti ma che lei, negli ultimi tempi, non ha avuto particolari screzi con nessuno. "Delle indagini non ho saputo più nulla – aggiunge – La polizia non ha più chiamato. Spero che riescano a individuare chi è stato. Continuo ad avere tanta paura".

Nel frattempo le indagini della polizia vanno avanti per rintracciare i due aggressori e capire perché hanno pestato a sangue Martina. La pista della rapina è stata esclusa fin dalle prime ore: impossibile ritenere che i due uomini si siano accaniti in quel modo sulla giovane solo per rubarle la borsa, che effettivamente è stata portata via. Si fa sempre più strada, invece, l’ipotesi che possa essersi trattato di una aggressione su commissione. Qualcuno che ce l’aveva a tal punto con Martina da inviarle due "sicari" per picchiarla. Motivo per cui la squadra mobile – a cui sono state affidate le indagini coordinate dal pm Valentina Cosci – propende per l’ipotesi di una vedetta passionale.

Le indagini proseguono anche su altri canali, sentendo testimoni e cercando elementi utili dalle telecamere, quelle che si trovano nella zona, ma non nella strada dove Martina abita, e quelle lungo il tragitto dal pub, dove la ragazza lavora come cameriera, fino a casa sua alla Pietà. Secondo quanto ricostruito fino a ora, Martina ha lasciato il lavoro poco prima delle 2 di notte. Una decina di minuti dopo è arrivata a casa, ha parcheggiato l’auto vicino al portone ed è entrata nell’androne del palazzo. Lì è stata raggiunta dai balordi incappucciati che l’hanno riempita di botte insistendo particolarmente sul volto come a volerla sfregiare.

Laura Natoli