MARIA LARDARA
Cronaca

La potenza del messaggio di pace. E la bandiera dei record di Prato

Ritrovato dopo anni, il vessillo è stato ricucito e sistemato con cura dai volontari dei Risorti e delle Passeggiate

Ritrovato dopo anni, il vessillo è stato ricucito e sistemato con cura dai volontari dei Risorti e delle Passeggiate

Ritrovato dopo anni, il vessillo è stato ricucito e sistemato con cura dai volontari dei Risorti e delle Passeggiate

Nel giorno della morte di papa Francesco, una testimonianza di pace e di buona volontà arriva dal circolo i Risorti e riguarda quella bandiera arcobaleno dei record che fu realizzata nel 2003 per portare i colori della pace verso il cielo, in Calvana. Sparita e per anni e ritrovata un opaio di settimane fa in un magazzino tessile, aveva bisogno di qualche cura. Così quaranta mani di donne e uomini in soli dieci giorni hanno fatto un piccolo miracolo: un gruppo di volontari e volontarie del circoloe del gruppo "Passeggiate fra storia e natura", tutte persone provenienti dal mondo del tessile, ha risistemato la bandiera della pace. Lo ha fatto nel piazzale della ditta Ob Stock, dove tutto era iniziato nel 2003, quando il vessillo fu cucito con stoffe pratesi perché diventasse simbolo di pace, emblema della città tessile, per poi essere srotolato con un corteo in centro e sistemato in Calvana, sorretto da una catena di circa mille persone, il 25 aprile di 22 anni fa.

Quel gigantesco arcobaleno, dal significato ancora così attuale, è stato ritrovato agli inizi di aprile nel magazzino Sa.bi.ro di Vergaio, con una telefonata dei titolari alla sindaca Ilaria Bugettin buone condizioni di salute ma era da ripulire e costellato da strappi qua e là che rischiavano di lasciare al deterioramento una maxi-tela di acrilico molto leggera. Una volontaria si è attrezzata persino con una macchina da cucire portata da casa per intervenire sulle parti più sciupate, con un lavoro di squadra che ha tirato dentro anche le maestranze di Ob Stock: i titolari Orlandini e Bernocchi si sono detti disponibili a tenere in giacenza la bandiera e occuparsi del trasporto, in attesa di nuova collocazione."Un lavoro corale – sottolinea Mauro Franceschini, ex operaio tessile, instancabile animatore del circolo "I Risorti" e della "Passeggiate fra storia e natura" – che ha consentito un risultato eccezionale, grazie al cuore grande nel volontariato che è nello spirito pratese: oggi la bandiera sembra nuova, i colori sono nitidi. Ognuno ha messo del suo, con competenza e passione".

Stavolta il fotografo Egisto Nino Ceccatelli ha immortalato con un filmato e nuove immagini il lavoro di recupero della bandiera, quasi un’evoluzione naturale dopo che aveva raccolto in un libro ("Accadde il 25 aprile 2003") le testimonianze di chi c’era 22 anni fa (l’idea della bandiera fu di Fabrizio Braschi, ex assessore con Claudio Martini, poi sindaco di Calenzano): al Terminale sarà organizzata una serata insieme all’Arci per documentare l’impresa del 2003 e il recupero all’Ob Stock.

Dunque, tutto bene quel che finisce bene: bandiera ritrovata, sistemata, pronta per nuove esposizioni. Che farne adesso? Le idee sarebbero tante. È già arrivata una telefonata del sindaco di Castiglione dei Pepoli per abbinare al vessillo un’iniziativa sulla Via della lana e della seta con i Comuni dell’area pratese. Forse la sua casa più naturale, visto che è realizzata con stoffe pratesi, potrebbe essere il Museo del tessuto, dopo aver girato e sparso semi di pace in giro fuori. Difficilmente tornerà in Calvana visto che – a detta dello stesso Franceschini – lassù l’ambiente si è modificato e non ci sono più i prati di una volta". Una bandiera, un messaggio: tante ricorrenze si festeggeranno prossimamente.

Maria Lardara