REDAZIONE PRATO

La quarta vittima. Anziano trovato morto. Il corpo trascinato per otto chilometri

Antonio Tumolo era disperso. L’ultima volta era stato visto a Villa Fiorita. Un familiare: "Almeno così lo possiamo piangere, grazie a chi lo ha cercato".

La quarta vittima. Anziano trovato morto. Il corpo trascinato per otto chilometri

Lo hanno trovato con il volto riverso a terra e tra le piante di un vivaio di via Gherardacci, a Iolo. E’ finito alle una di ieri lo strazio dei familiari dell’84enne, Antonio Tumolo, scomparso dalla zona di Villa Fiorita trascinato dalla furia del Bardena, che giovedì scorso ha esondato a Figline quando la potenza della tempesta Ciaran si è scaricata sul territorio pratese. Si tratta della quarta vittima nella provincia di Prato e dell’ottava che il maltempo ha causato in Toscana. Le altre tre persone che hanno perso la vita sono Alfio Ciolini, 84enne di Bagnolo annegato nella sua casa, l’84enne Teresa Pecorelli colpita da infarto mentre cercava di togliere l’acqua dalla sua abitazione in via Garda a Montemurlo e un 73enne, Tindaro Di Amico, rimasto folgorato nella taverna in via di Cantagallo a Figline. Le ore speranza per il pensionato, molto conosciuto tra i rappresentanti tessili e che aveva lavorato anche in Germania, si sono spente ieri nel vivaio di Iolo. Notizia che i familiari attendevano, purtroppo, da un momento all’altro: "Almeno è stato ritrovato il corpo sul quale piangere dopo giornate interminabili – dice Francesco, uno dei familiari – Voglio ringraziare le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e i volontari che in questi giorni non hanno mai abbandonato le ricerche. In particolare ringrazio Tommaso, il figlio di un vigile del fuoco che ha cercato lo zio insieme a me risalendo il Bardena".

Una fatalità per il pensionato, che quel giovedì sera di tempesta si trovava in un ambulatorio medico in via di Cantagallo. A dare l’allarme ai familiari la moglie tedesca di 86 anni, che lo attendeva a casa a Cerreto, dove Tumolo non ha mai fatto ritorno. Purtroppo quando è uscito dalla visita medica, poco dopo le 19, e ha raggiunto l’auto, una Mini, è sopraggiunta l’ondata del Bardena. Le ricerche dell’uomo, che sarebbe dovuto rincasare a Cerreto dove lo aspettava la moglie e dove i coniugi vivevano per diversi mesi all’anno per poi far ritorno a Prato, sono scattate subito. I familiari ne hanno perso le tracce dopo le 19 del 2 novembre: anche il telefono cellulare è rimasto sempre irraggiungibile. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno battuto il torrente Bardena a Figline e a Galciana, nel cui corso, il 3 novembre, è stata rinvenuta la Mini. La vettura accartocciata in mezzo alle acque del Bardena, aveva percorso una distanza di otto chilometri da dove l’uomo si era trovato al momento della tragica esondazione. Le ricerche di Tumolo sono proseguite senza sosta, anche con sorvoli aerei e di droni e con gli speleologi volontari. Ieri il ritrovamento del cadavere nel campo di un vivaio vicino ad un fosso di Iolo, dove affluiscono le acque del Bardena. Sono stati allertati i carabinieri della compagnia di Prato. Sul posto il tenente colonnello Sergio Turini e il personale dei servizi funebri della Misericordia per la rimozione dea salma, oltre ad una squadra dei vigili del fuoco. Il magistrato di turno della procura ha disposto l’autopsia.

Intanto la procura ha aperto tre fascicoli, ad ora senza indagati, ipotizzando il reato di omicidio colposo relativi ai due uomini di 84 anni e al 73enne. "E’ un atto dovuto visto il contesto in cui sono avvenuti i decessi – spiega la procuratrice facente funzioni Laura Canovai – Occorrerà accertare se gli anziani siano deceduti a causa di un malore o di annegamento. Poi se emergeranno elementi di fatto che facciano ipotizzare in concreto una fattispecie di responsabilità colposa a carico di qualcuno si andrà avanti con le indagini".

Sara Bessi