La Querce vuole i tre punti, obiettivo salvezza

La Querce affronta la Seconda Categoria con l'obiettivo di una salvezza tranquilla. Nonostante manchi ancora la prima vittoria in campionato, il gruppo si mostra solido e compatto sotto la guida di coach Vespasiano. La dirigenza punta a evitare i rischi della passata stagione e a migliorare nel corso del torneo.

La Querce vuole i tre punti, obiettivo salvezza

L’allenatore. Vespasiano (al centro)

Una stagione positiva, meglio se corredata da una salvezza tranquilla evitando gli affanni e le trepidazioni di salvarsi all’ultimo tuffo. E’ l’obiettivo con cui La Querce sta affrontando il campionato di Seconda Categoria 2024/25. In Coppa Toscana per gli uomini di coach Maurizio Vespasiano (con Marco Nucciarelli come braccio destro) è arrivata la prima e sin qui unica vittoria stagionale, nella seconda giornata contro l’Atletica Castello (1-0). Il rendimento in campionato non può comunque essere bollato come negativo: manca ancora il primo successo, ma è anche vero che il gruppo è ancora imbattuto. Nelle prime tre giornate del girone F infatti, sono arrivati altrettanti pareggi ottenuti rispettivamente con Monterappoli (1-1 al debutto) San Giusto (2-2) e Daytona. E’ evidentemente mancato qualcosa in fase offensiva, ma mister Vespasiano ha sin qui dato l’impressione di aver costruito una prima squadra solida, che è stata presentata nei giorni scorsi (insieme alle varie formazioni giovanili) e che può contare su un organico composto dai vari Lorenzo Amaro, Paolo Bartolini, Lorenzo Bini, Mirko Boretti, Jacopo Brafa, Alessio Bucelli, Tommaso Cocci, Niccolò Cuscianna, Marco Galeotti, Gerald Guri, Gheraldo Mucaj, Alessandro Muni, Saverio Oliverio, Diego Oriti, Lorenzo Sacchetti, Pietro Oriti, Simone Scognamiglio, Tommaso Vannucchi e Tommaso Zambri.

L’anno scorso, il club si salvò solamente agli spareggi, avendo la meglio sulla Galcianese (poi ripescata). E l’obbiettivo della dirigenza capitanata dal presidente Vinicio Nucciarelli, dal direttore sportivo Alessio Di Carlo e dal direttore generale Luigi Sansotta resta quindi quello di salvarsi nel minor tempo possibile. Per poi provare eventualmente ad alzare l’asticella, sulla base dei riscontri che arriveranno dal terreno di gioco.