Prato, 27 aprile 2023 – E’ ancora caccia al secondo picchiatore. Al ragazzo che, assieme a Kevin Mingoia, ha trasformato il bel volto di Martina Mucci in una maschera di dolore e sangue. Erano in due, quella sera, ad eseguire ‘il compito’ ordinato dall’ex fidanzato di Martina, Emiliano Laurini, il mandante dell’aggressione. Gli sono bastate poche centinaia di euro per comperare violenza. Senza sporcarsi le mani. Si tratta di gente senza scrupoli, come emerge dall’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Francesca Scarlatti. Ed è probabile che anche il secondo picchiatore sia cresciuto e graviti in quel sottobosco che ruota attorno a certe palestre di pugilato e al mondo dei buttafuori tra Firenze, Prato e Scandicci. Violenza facile e a buon mercato.
Nell’ordinanza del gip è contestato solo l’episodio che vede come vittima la giovane barista dell’Hop ’n drop, ma il sospetto è che l’intermediario e i due picchiatori siano coinvolti in almeno altri due episodi dai contorni simili. Ragazzi pagati per pestare le donne. Ma le indagini sono in corso perché le vittime non hanno denunciato. Come non ha trovato la forza di denunciare le botte l’attuale fidanzata di Laurini, finita anche al Torregalli proprio qualche giorno fa per la frattura di due costole. Ai medici ha spiegato aver sbattuto contro uno spigolo. Non ha trovato la forza di denunciare. Martina raccoglie le forze anche per lei. La sta cercando, vorrebbe parlarle. "Quando ho letto che ha rotto le costole alla sua attuale ragazza mi è venuto da vomitare. Sono sconvolta – ha detto la barista pratese – Ho cercato di contattarla perché mi si è stretto il cuore. Sapere che cose del genere non sono accadute solo a me ma anche ad altre persone mi fa venire il voltastomaco. Ho fatto bene a denunciare. E a metterci la faccia, una faccia che ha le tracce della violenza e della cattiveria subìta. Spero possa servire anche ad altre ragazze, per trovare il coraggio. Questo vorrei dire all’attuale ragazza di Emiliano. Questo".
Negli stralci di intercettazioni riportati nell’ordinanza ci sono infatti alcune conversazioni tra il buttafuori e l’attuale compagna. Parole, miste a botte. E c’è il terrore nella voce della ragazza incalzata da Laurini con una mitragliata di domande assurde e dense di gelosia sul suo passato, sui primi fidanzati, addirittura sul primo rapporto sessuale. In un’occasione Laurini avrebbe picchiato la ragazza impedendole di scendere dall’auto e di aprire lo sportello. "Ogni domanda ti dò uno schiaffo. Mi hai detto di no per due mesi. Ti rifaccio la domanda: eri fidanzata o non eri fidanzata?". Una rabbia cieca che sembra di sentirlo, Laurini, di fronte al filo di voce della fidanzata stretta nella sua paura. "Ti ho detto che non ti mettevo più le mani addosso e stasera non sono riuscito a mantenerla", ha detto il buttafuori.
m. c.