"Qualche altro giorno glielo diamo. Poi basta". Il sindaco di Vaiano Primo Bosi, accusata la delusione per l’assenza della politica regionale, ha atteso con pazienza nella sala del consiglio comunale di Prato che i tecnici dell’Asl potessero dargli una data certa su quando finalmente possa entrare in servizio l’infermiere a bordo dell’ambulanza 7 giorni su 7 e nelle 12 ore a coprire il fabbisogno dei suoi cittadini e del resto della Vallata. Bosi ha avanzato una richiesta legittima a fronte della promessa di assegnare alla postazione 118 un infermiere fatta sabato scorso dal governatore Eugenio Giani, dopo il tragico episodio avvenuto una settimana fa quando un 64enne è morto durante le fasi di soccorso. "Ci stiamo lavorando, ancora qualche giorno", gli è stato detto all’uscita dal palazzo comunale. Intanto Bosi ha provato a contattare l’assessore regionale Simone Bezzini, che ha dato forfait all’appuntamento con il consiglio comunale straordinario sulla sanità pratese e le sue criticità. A partire dalla riorganizzazione del 118.
"Il piano di riorganizzazione si concluderà per l’area pratese non prima del marzo 2024 – ha avuto modo di dire Adriano Peris, direttore del 118 Firenze -Prato – E’ un territorio complesso, con zone difficilmente raggiungibili. Stiamo andando avanti passo per passo, stiamo lavorando ad alcuni correttivi su zone che hanno necessità che il primo contatto del cittadino col sistema di emergenza urgenza avvenga entro gli 8 minuti e comunque nella finestra tra gli 8 ed i 20 minuti". A prescindere dall’episodio di Vaiano, Peris sottolinea che "i correttivi sono in itinere". Mentre per la Valbisenzio "stiamo riconsiderando la presenza di un infermiere sull’ambulanza a Cantagallo per periodi più lunghi rispetto al fine settimana". Territorio che al momento non può contare neppure su un’ambulanza con volontari.
Un contributo sulla riorganizzazione del 118 in Vallata arriva da Fabio Baldi, presidente del Centro diritti del malato, che aveva partecipato a suo tempo al consiglio comunale straordinario del 23 maggio a Vaiano. "Allora avevamo avanzato proposte che anche oggi, a fronte della sperimentazione in corso, confermiamo", dice Baldi.
Quali le proposte operative del Centro diritti del malato?
"Tenuto conto dei cambiamenti avvenuti degli ultimi 40 anni, in Val Bisenzio, a nostro parere, oltre alla medicalizzata prevista a Vernio (h24), si dovrebbe localizzare a Vaiano una ambulanza con infermiere nelle 24 ore. I servizi di emergenza in Val Bisenzio, a causa dell’ampiezza territoriale, solitamente impegnano tempi lunghi". Baldi poi pensa anche alla zona sud della provincia, Carmignano e Poggio a Caiano: "Lì riteniamo che sia necessaria una ambulanza medicalizzata nelle 24 ore, mentre a Montemurlo una infermieristica h24. Prato ha bisogno di due automediche (le cosiddette Alfa) h24, considerando anche una costante possibilità di appoggio per Montemurlo. Per Prato, infine, e le sue frazioni, sono necessarie altre due infermieristiche h24".
Sara Bessi