La sfida dei prof no vax: primi presidi denunciati

Presentate ai carabinieri quattro querele per interruzione di pubblico servizio. La decisione dopo che i dirigenti hanno impedito l’ingresso senza green pass

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Pochi, quatto per la precisione, ma decisi a portare avanti la propria battaglia contro il green pass. Alcuni dei professori anti vaccino che nelle mattinate di mercoledì e giovedì hanno tentato di forzare i controlli per entrare a scuola (quel giorno si è reso necessario l’intervento di carabinieri e polizia municipale al liceo Livi e alla media Malaparte) non si sono limitati a protestare, ma hanno deciso di andare oltre presentando denuncia contro i dirigenti che hanno impedito loro l’ingresso a scuola. Un esposto presentato ai carabinieri di Prato per interruzione di pubblico servizio nonostante i dirigenti scolastici abbiano applicato quanto previsto dalla normativa: ossia l’obbligo del green pass per tutto il personale scolastico.

Senza la certificazione verde non si può entrare in classe e così è stato. "Non c’è altra scelta, abbiamo fatto quanto previsto dalla legge. I due docenti che si sono presentati senza green pass non sono stati fatti entrare a scuola, è una loro scelta decidere se adeguarsi o meno alla normativa", commenta Paola Toccafondi, dirigente alla media Curzio Malaparte dove mercoledì mattina è intervenuta la polizia municipale per cercare di riportare la calma e convincere i prof no vax ad andare a fare un tampone che concede un green pass temporaneo per 48 ore. "Non sono stata ancora informata di una eventuale denuncia nei miei confronti, ma il nostro dovere è quello di far rispettare la legge e quindi di controllare il green pass al personale, questo è quanto abbiamo fatto", commenta rapida Maria Grazia Ciambellotti, dirigente del liceo Livi.

Alla Procura di Prato spetterà la decisione in merito alla fondatezza delle accuse contenute nelle denunce e quindi sulla necessità o meno di aprire un fascicolo d’indagine, ma nel frattempo l’obbligatorietà del certificato verde per chi lavora a scuola resta in vigore e per chi non rispetterà tale obbligo, dopo cinque giorni di assenza ingiustificata, scatterà la sospensione dal servizio senza stipendio. Intanto giovedì il Tar del Lazio ha respinto l’istanza dell’Anief, l’Associazione nazionale insegnanti e formatori contro l’obbligo della certificazione verde per docenti e personale ata. L’Anief chiedeva di sospendere i provvedimenti del ministero dell’Istruzione che disciplinano appunto il possesso del green pass, ma il Tar del Lazio ha respinto le richieste. Si.Bi.