
Gli studenti del liceo Brunelleschi premiati con una borsa di studio
"La cultura della sicurezza sul lavoro nasce dalla scuola, ed è soltanto partendo dalla scuola che possiamo dare agli studenti – i lavoratori di domani – gli strumenti necessari per confrontarsi con i rischi connessi alle attività lavorative". Michela Cinquilli, docente al liceo Brunelleschi ha accompagnato i suoi studenti in un percorso di crescita sui temi importantissimi della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Un tema quanto mai attuale, e che a Montemurlo (dove ha sede la scuola) assume maggiore valore proprio perché a poca distanza dall’istituto nel 2021 moriva Luana D’Orazio, la giovane mamma rimasta intrappolata nell’orditorio al quale era addetta. Il liceo artistico Brunelleschi di Montemurlo ha aderito al progetto pilota "Esprimere la sicurezza", nell’ambito dell’accordo finalizzato alla promozione della sicurezza della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, nell’ambito del protocollo stipulato tra Inail Toscana e Ufficio scolastico regionale per la Toscana. La scuola si è aggiudicata un finanziamento di 2.500 euro per la realizzazione dell’elaborato: una campagna sociale al quale i giovani si sono approcciati attraverso video e podcast in materia di salute e sicurezza.
Il risultato è stato sorprendente, in quanto il gruppo è riuscito a dare concretezza alla comunicazione attraverso le nuove tecnologie, analizzando quei comportamenti errati e quindi da evitare nella prevenzione degli incidenti, puntando sui concetti di rispetto di sè e degli altri, sottolineando le conseguenze drammatiche che possono essere pericolosi non solo per sè ma anche per gli altri.
"Dobbiamo spostare l’attenzione dal dopo – quando il danno è stato fatto – al prima, quando l’incidente può essere evitato. Questo lo facciamo se investiamo sulla cultura della sicurezza, dando al singolo cittadinolavoratore la sensibilità, la conoscenza, il giusto atteggiamento per prevenire il rischi. Senza contare che un lavoratore che rimane vittima o ferito o inabile è una sconfitta per l’intero sistema Paese", afferma il responsabile dell’Inail di Pistoia presente alla consegna degli attestati ai ragazzi partecipanti al progetto "Esprimere la sicurezza", Massimo Lucchesi.
"Questa progettualità pilota ha creato sicuramente un ponte di collegamento fra la scuola e le istituzioni che si impegnano nel divulgare una cultura della sicurezza, da promuovere, da conoscere e da riproporre anche negli anni futuri per acquisire sempre maggiore consapevolezza. Tanto più oggi, con la diffusione dell’alternanza scuola-lavoro, un nuovo sistema di formazione che finalmente avvicina il mondo dell’educazione a quello delle aziende - dice Cinquilli -. Il passaggio dai banchi di scuola o da un laboratorio scolastico a un vero e proprio luogo di lavoro non può essere sottovalutato nella sua complessità e anche rischiosità, non ci si può limitare a pretendere che l’azienda sia in regola, abbia tutte le dotazioni, si sia dotata di tutte le procedure del caso. È chiaro, che tutto questo è assolutamente necessario, ma non basta".
I ragazzi che hanno realizzato i video e il podcast con la supervisione dei docenti Niko Santaniello, Fabio Lenzi e Davide Ducceschi sono stati premiati con una borsa di studio.
Si.Bi.