Un boom di presenze con oltre 4mila portate servite. La prima edizione de La Toscana in Bocca ha colto nel segno: nelle due serate (7 e 8 giugno) al Castello dell’Imperatore l’appuntamento enogastronomico è riuscito a triplicare le presenze dell’edizione pilota di un anno fa. E’ stato promosso da Confcommercio e Fipe Pistoia e Prato nell’ambito di Eat Prato, con il contributo della Camera di Commercio di Pistoia e Prato e si è inserito nel circuito di Vetrina Toscana. La Toscana in Bocca ha rappresentato anche un’anteprima di Arcobaleno d’Estate, il cartellone di eventi – dal 19 al 25 giugno – promosso dalla Regione Toscana insieme a La Nazione con il supporto di Toscana Promozione Turistica, Fondazione Sistema Toscana e Vetrina Toscana e con la partecipazione delle associazioni di categoria, per celebrare l’inizio della stagione turistica.
Sedici tra i migliori ristoratori, pasticceri ed esperti enologi dei territori hanno proposto un viaggio tra i sapori autentici pratesi che è stato particolarmente apprezzato dal pubblico, grazie anche all’intervento dello chef stellato Cristiano Tomei la prima sera e caratterizzato da un costante intrattenimento musicale (dj set e live) che si è mescolato alle degustazioni. Il tutto in un contesto, quello del Castello dell’Imperatore, che si è confermato ancora una volta perfetto per la manifestazione, generando un connubio tra gusto e bellezza particolarmente apprezzato dai visitatori.
"Un risultato reso possibile grazie al supporto di sponsor come Estra e Banca Alta Toscana, degli altri sponsor e del fornitore ufficiale, Zona", sottolineano da Confcommercio.
Nel corso della seconda serata il pubblico ha votato il miglior piatto della manifestazione: a vincere è stato Primo Bistrot – con i suoi bocconcini di maiale con fichi e vin ruspo - seguito dalla Quercia di Castelletti e dal ristorante Il Capriolo.
"La Toscana in Bocca – commenta il direttore di Confcommercio, Tiziano Tempestini – ha ampiamente confermato, tra le edizioni di Pistoia e quella di Prato, come l’appeal che l’enogastronomia è capace di esercitare sia enorme. Si tratta di un asset economico, turistico e culturale fondamentale per lo sviluppo ulteriore dei nostri territori, intorno al quale dovremo orientare le politiche del futuro prossimo. Ora puntiamo a consolidare la manifestazione ed a crescere ancora".