Semel in anno licet insanire dicevano i latini. Tradotto in pratese spicciolo: una volta all’anno si può dare di barta. Archiviati gli anni del Covid, quelli di un’Italia a cui, oltre ai santi poeti e navigatori, si erano aggiunti i virologi, torniamo a riscoprire angoli inesplorati dell’esistenza con il carosello del buonumore di ogni 31 ottobre: Halloween. Da generazioni la sera che precedeva la festa dei santi smetteva il battito del telaio per interrompere lo stordimento della spola e andare all’indomani ai cimiteri a tener desta la memoria dei nostri morti allontanatisi da questa misteriosa avventura che è l’esistenza, a interrogarci sul senso della vita.
CronacaLa tradizione. E il business di Halloween