La tradizione entra a scuola Sfida sulla farina tra gli studenti Vince la ricetta più creativa

Il Molino Borgioli in collaborazione con l’istituto Datini crea il primo contest sul grano duro. La dirigente: "Una bella prova con ingredienti che solitamente i ragazzi non utilizzano".

L’idea è nata quasi per caso e subito ha riscosso un grande successo. L’obiettivo era avvicinare i ragazzi ai prodotti locali, spronarli sull’uso delle farine di grano duro, meno comuni in cucina rispetto alla tradizionale farina di grano tenero e unire formazione con il mondo del lavoro. Il risultato è stato il contest sul grano che ieri mattina è andato in scena all’istituto Datini al quale hanno partecipato 22 studenti. Dopo una prima selezione, 15 studenti sono arrivati alla fasi finali durante le quali hanno proposto la loro idea di snack. A dare vita alla competizione è stato il Molino Borgioli, dodici generazioni di mugnai per la famiglia pratese che guida l’azienda oggi con sede a Calenzano, dal 1751. "Abbiamo deciso di organizzare la prima edizione del concorso - spiega Alessia Borgioli referente del Molino per il controllo della qualità - con un duplice obiettivo: dare la possibilità ai ragazzi di conoscere e utilizzare anche le farine di grano duro a filiera corta e anche iniziare una collaborazione con la scuola nell’ ambito dell’alternanza scuola lavoro: ci servono addetti alla produzione e nei laboratori. Il Datini con gli indirizzi alberghiero e agraria può essere un bacino interessante per entrambi i settori".

Spazio quindi alla fantasia e all’arte della cucina: alla fine a conquistare il palato della giuria è stato Thomas Rizzo con i suoi ’irlandini’, a seguire Giulia Rinaldi con una barretta vegana e Marco Santi con lo snack all’aroma di coniglio. Al primo qualificato sono stati donati 750 euro, al secondo 560 e al terzo 375 da spendere in attrezzature da cucina. A Matteo Nocentini è stato assegnato il premio critica per l’idea più originale e a Tommaso Pesci quello per il miglior utilizzo della materia prima. "Un contest particolare - sottolinea la dirigente Francesca Zannoni - perché prevede di creare con un ingrediente che di solito non utilizzano, uno snack, dolce o salato valutato anche in base alla fattibilità economica".

Silvia Bini