
Tanta gente alla presentazione martedì sera del libro di Cristina Manetti. I valori e le parole fondamentali. Sul palco anche Giulia Mazzoni e Letizia Fuochi .
Una tappa del tour del libro su Penelope che va incontro al mondo con la valigia piena di parole-valori non poteva che essere a Prato. Martedì sera al Beste hub di via Bologna incontro intenso negli spazi dell’azienda pratese che sposa produzione e cultura: protagonista Cristina Manetti che ha presentato il suo "A Penelope che prende la valigia". Tanta gente ad ascoltarla per oltre un’ora e mezzo. Con lei sul palco Walter Bernardi sempre più ‘padrone di casa’ degli incontri culturali, la musicista Giulia Mazzoni e la cantautrice Letizia Fuochi.
"Presento un libro che è dedicato a Penelope, mia figlia, e alle sue compagne ma anche a tutte le Penelopi che ci sono nel mondo e che lottano per la piena attuazione dei diritti delle donne e per una affermazione paritaria" ha detto Cristina Manetti in apertura di serata. Lei ne conosce molte di Penelopi che lottano per aver invitato, quale creatrice e regista della rassegna "La Toscana delle donne", tante ‘lottatrici’ per i diritti. In platea tanti amici, molte donne, ma non solo, il presidente del consiglio comunale Lorenzo Tinagli che ha promesso una presentazione bis a Palazzo comunale, l’assessora Benedetta Squittieri, Beatrice Magnolfi, presidente del Teatro Politeama, il direttore del Centro Pecci Stefano Collicelli Cagol.
Nel colloquio sul libro e sui diritti delle donne ancora da rafforzare, momenti di musica allo stato puro con Giulia Mazzoni che si è esibita con un pianoforte formato mignon dedicando all’evento una melodia ad hoc e con Letizia Fuochi che ha regalato interpretazioni di canzoni doc come La Libertà di Giorgio Gaber.
Tante le parole nella valigia: si parte da coraggio e si arriva a orgoglio nel libro pubblicato da Giunti per lettori dai 14 anni in su e destinato a tutti.
Un percorso in 21 parole che "se adoperate bene producono fatti, anzi, sono esse stesse fatti: sono ciò da cui discende il cambiamento" ha detto Manetti, pratese, giornalista, capo di Gabinetto della Regione Toscana, presidente del Museo Casa di Dante.
Speranza, tenacia, gentilezza, rispetto, allegria, immaginazione, compassione, futuro, generosità, cambiamento sono tra le parole che la mamma condivide con Penelope e le sue amiche.
Parità è ancora un traguardo da raggiungere ha ribadito anche l’altra sera al Beste hub. "Non te la posso infilare in valigia, Penelope. Il suo desiderio però sì. E che sia un desiderio costante, tenace, che non si esaurisce a poco poco come succede con certi desideri col trascorrere degli anni" ha detto. Ma è libertà la parola che sta più a cuore all’autrice e che in fondo le contiene tutte. "Prima di tutto ci deve essere la possibilità di scegliere. E quante donne non hanno potuto scegliere, quante ancora non lo fanno? Libertà, questa è la parola che mi tengo stretta. Si porta con sé tutte le altre: eguaglianza, dignità, rispetto. Per conquistarla le donne hanno fatto un lungo viaggio, che di sicuro ha molta strada ancora da fare" ha sottolineato.
Applausi durante la serata anche per Antonella Fioravanti, presidente della Fondazione Parsec che gestisce il Museo di Scienze planetarie, docente di microbiologia molecolare all’Università libera di Bruxelles, apprezzata a livello internazionale per i suoi studi e ricerche, prossima protagonista, a maggio, degli incontri al Beste hub. In nome delle donne.