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"La Visitazione resti a Carmignano". Parte anche la raccolta di firme

Iniziativa di tre cittadini, intanto il consiglio comunale approva una mozione bipartisan per dire no a Prato. Il trasferimento del capolavoro dovrebbe avvenire entro tutto gennaio, ma il Comune si oppone ancora.

Una mozione del consiglio comunale di Carmignano e una raccolta di firme per bocciare in modo netto l’accordo fra Diocesi di Pistoia e Comune di Prato sul trasferimento della Visitazione a Palazzo Pretorio a Prato entro tutto gennaio. La mozione è stata approvata all’unanimità durante la seduta di giovedì sera dopo lungo ed ampio dibattito. L’atto, inoltre, chiede al sindaco, alla giunta e a tutti gli attori in campo di riaprire la negoziazione sul destino della Visitazione partendo da tre punti imprescindibili: conservare e tutelare l’opera d’arte, promuovere e incentivare il restauro e la ricostruzione della pieve di San Michele e salvaguardare la territorialità e l’indotto economico derivante dal turismo legato alla Visitazione.

In questi giorni si è diffuso anche un sondaggio on line sui social, promosso da Alessio Delle Cave nel gruppo "Sei di Carmignano se...". Alla domanda "se la Visitazione dovesse essere spostata fuori dal Comune, dove preferireste che finisse?": il 46% ha indicato la villa medicea di Poggio, il 6% Palazzo Pretorio, il 13% la Galleria degli Uffizi, il 35% una stanza del Comune. Intanto tre cittadini di Comeana e Poggio alla Malva, Filippo Bonechi, Silvia Cintolesi e Silvia Pecchioli hanno preparato i moduli per una petizione che partirà dopo Natale. La petizione chiede alla Diocesi di Pistoia, al Comune di Carmignano e alla Sovrintendenza il mantenimento nel territorio carmignanese delle opere della chiesa dei santi Michele e Francesco, in particolare la Visitazione del Pontormo. La Pro Loco ha già dato disponibilità ad essere punto di raccolta delle firme e altre risposte sono attese da circoli e associazioni.

Sul tema interviene infine l’ex assessore alla cultura Fabrizio Buricchi che una decina di anni fa seguì il restauro della pala del Pontormo, poi il viaggio per l’esposizione negli Usa e la mostra a Palazzo Strozzi a Firenze. "Sono profondamente contrario a questa decisione presa al buio – dice Buricchi – E’ assurdo portare fuori comune un’opera come la Visitazione. I trasferimenti hanno comunque un prezzo e ricordo che quello a palazzo Strozzi fu costoso, così come la trasferta negli Usa anche se poi portò nelle casse della parrocchia 100.000 euro. Perché è stata rifiutata l’opzione di collocarla nella chiesa di San Luca? Tante spiegazioni su questa vicenda, a mio avviso, devono essere ancora date".

M. Serena Quercioli