Un hub dedicato all’infanzia e all’adolescenza, ma anche all’integrazione e alla contaminazione tra culture nascerà al Macrolotto zero. Il quartiere multietnico di Prato è pronto ad un nuovo salto di qualità significativo; si tratta del progetto del ’Macrolotto hub’ che prenderà piede nei prossimi mesi - entro il 2025 dovrebbe entrare a regime - negli spazi del mercato metropolitano coperto della ex follatura Forti nella zona di via Pistoiese.
A gestire lo spazio, nato come mercato coperto e poi convertito in contenitore di attività dedicato "a sperimentare e attivare azioni inclusive e di animazione sociale" ci sarà Save the Children insieme al Comune e agli enti del Terzo settore. La più importante organizzazione indipendente nel mondo che da oltre 100 anni lotta per sostenere le bambine e i bambini a rischio di marginalità economica e sociale rilancia su Prato per creare uno spazio unico in Italia.
Un luogo dove ragazzi e ragazze, cinesi, italiani, magrebini, pachistani e rappresentativi di tutte e 118 le etnie presenti in città potranno trovare accoglienza.
A dare gambe alle attività che nasceranno all’interno dello spazio di via Giordano Bruno ci saranno anche le idee e i suggerimenti del comitato permanente dei giovani del Macrolotto Zero, attivo dal 2022, e formato da una ventina di ragazzi e ragazze tra 14 e 24 anni che hanno lo scopo di fare da collante con i giovani della città. Recandosi nelle scuole, nei luoghi di attrazione hanno il compito di coinvolgere coetanei, capirne necessità, bisogni e aspettative per rendere Prato sempre più a misura di giovani, tanto più di giovani provenienti da mezzo mondo. L’hub sociale arriva sulla scorta del Punto Luce, il progetto di Save the Children attivo al Macrolotto zero dal 2018, uno spazio dedicato ad attività motorie e sportive, laboratori creativi, teatro, musica, accompagnamento allo studio, invito alla lettura, educazione all’uso responsabile dei nuovi media. Tutto gratis. Uno spazio molto frequentato sia dagli abitanti della zona del Macrolotto zero, ma anche da tantissimi giovani che all’interno dello Spazio Luce trovano un porto sicuro con educatori e amici. Un luogo dove non esistono differenze e dove se c’è bisogno esiste chi può aiutare anche con i compiti della scuola.
"L’obiettivo è quello di aprire questo nuovo spazio - spiega Gaia Fiorini di Save the Children - Attori principali di questo progetto sono i ragazzi come agenti veri del cambiamento. Il programma ’Qui, un Quartiere per crescere’ ha l’obiettivo, in 9 anni, di trasformare il quartiere, rendendolo luogo dove siano garantite opportunità di crescita per tutti i bambini e gli adolescenti che li abitano".
Silvia Bini