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"L’acqua deve restare pubblica". Vaiano dice no al socio privato

Approvata la mozione per sospendere la gara per individuare il socio privato per la gestione del Servizio idrico

La sindaca di Vaiano. Francesca Vivarelli

La sindaca di Vaiano. Francesca Vivarelli

L’acqua deve restare pubblica. E’ quanto emerso dal consiglio comunale di Vaiano che ha approvato, nella seduta di venerdì sera, la mozione per sospendere la gara per individuare il socio privato per la gestione del Servizio idrico integrato dell’Ato 3. La mozione era indirizzata all’Autorità idrica toscana. L’atto è passato con il voto favorevole della maggioranza e il voto contrario dei gruppi di minoranza. La maggioranza ha proposto l’avvio di "una discussione pubblica sul ruolo dei Comuni, dei servizi pubblici, dei beni comuni e della democrazia di prossimità in Regione Toscana, a partire dall’acqua pubblica".

La mozione è stata presentata dal capogruppo Gabriele Di Vita per il gruppo di maggioranza "Cambiare Insieme per Vaiano". "La mozione ribadisce l’importanza dell’acqua pubblica e afferma che le decisioni sulla gestione del servizio idrico integrato devono tener conto che i nuovi consigli comunali entrati in carica lo scorso giugno non si sono mai espressi - sottolinea la sindaca Francesca Vivarelli – e le decisioni prese dai sindaci tra il luglio 2023 a maggio 2024 delle passate amministrazioni, sono espressione di una fase superata dalle ultime elezioni, che hanno visto rinnovate quasi il 70% delle amministrazioni dei Comuni toscani, tanto che in questi giorni il dibattito sui servizi pubblici locali è tornato al centro della discussione politica regionale". La decisione è stata accolta con favore anche da Coordinamento Pratese di Sinistra Italiana: "Prendiamo atto con soddisfazione – scrive il coordinamento in una nota - che dopo il consiglio comunale di Cantagallo, anche quello di Vaiano, ha approvato la mozione per il blocco della gara per la scelta del socio privato per la gestione del Ciclo Idrico Integrato nell’ATO 3 Medio Valdarno.. Sinistra Italiana, auspica che in tutti gli altri consigli comunali della Provincia, Prato compreso, vengano adottate formali posizione che vadano nella stessa direzione". Il tema dell’acqua come "bene comune" è un dibattito che interessa da diversi anni tutti i Comuni. "Tali decisioni - prosegue il sindaco Vivarelli - se l’iter dovesse proseguire secondo i programmi, metterebbero un’ipoteca fortissima sul ruolo e sull’organizzazione dei servizi pubblici locali in Toscana, in primis il Servizio Idrico Integrato che per noi, nel rispetto del mandato elettorale ricevuto, devono essere sottratte a logiche di profitto e riportate nel perimetro della tutela degli interessi dei territori e dei cittadini che chiedono investimenti e contenimento delle tariffe".

M. Serena Quercioli