L’alleanza delle sindache: "Multiutility, Comuni protagonisti. Finanziamenti senza pregiudizi"

Bugetti e Funaro rilanciano la centralità fondamentale dei soci della holding dei servizi pubblici. Il Pd: "Non decidiamo il vertice e le strategie industriali". Biffoni applaude: "Allarghiamo i confini" .

L’alleanza delle sindache: "Multiutility, Comuni protagonisti. Finanziamenti senza pregiudizi"

Bugetti e Funaro rilanciano la centralità fondamentale dei soci della holding dei servizi pubblici. Il Pd: "Non decidiamo il vertice e le strategie industriali". Biffoni applaude: "Allarghiamo i confini" .

Obiettivo chiaro e potenzialmente raggiunto: rimettere al centro del dibattito i Comuni. L’asse Prato-Firenze riesce a riprendere le carte in mano della questione Multiutility grazie alla sinergia messa in campo dalle due sindache, Ilaria Bugetti e Sara Funaro. Tanto che ieri sera, dopo una riunione di segreteria dem, dal Pd si fa sapere "che il partito non decide il vertice di nessuna azienda e tanto meno le strategie di politica industriale".

Sul futuro della holding dei servizi pubblici, sotto la regia di Alia multiutility, le sindache hanno sottolineato "l’importanza di allargare la compagine sociale al resto della Toscana" e ribadito tre obiettivi imprescindibili: investimenti per migliorare i servizi, transizione ecologica e ricadute sui territori a cominciare dalle tariffe. Sulle modalità per raggiungere questi obiettivi non ci sono preclusioni: "Ogni possibile fonte di finanziamento va studiata ed esaminata in modo da permetterci di compiere una scelta consapevole. - affermano Bugetti e Funaro - Non ci sono preclusioni o chiusure. Quel che conta è il progetto, non le modalità con cui ci si arriva". E i rapporti tra amministrazioni e Pd? "C’è un dialogo costante su tutti i temi, tra cui la multiutility; è in corso un confronto aperto, costruttivo e nel rispetto dei ruoli".

Insomma missione positiva per la sindaca Bugetti che ieri a Firenze ha fatto una serie di incontri tra i palazzi della Regione e Palazzo Vecchio. Il protagonismo delle due sindache, ambasciatrici delle necessità di rappresentatività dei 64 Comuni che sono i soci della Multiutility, è quanto mai necessario. Verso due scadenze. La prima più ravvicinata è l’assemblea dei soci appunto di Alia multiutility fissata per il 23 settembre a Firenze. E’ fondamentale, si fa sapere, arrivarci con un clima più disteso senza il dilemma per forza "Borsa sì o borsa no" (relativamente alla possibilità di quotare in piazza Affari il 49 per cento della holding) per favorire un rapporto proficuo tra vertice Alia (in particolare l’amministratore delegato Alberto Irace) e i soci con "meno ingerenza di partiti". Nel medio termine inoltre c’è il percorso di coinvolgimento di tutti i Comuni nelle strategie di Alia da terminare e c’è da allargare la compagine societaria. Come? Aumentando la partecipazione di altri Comuni.

Prima dello stop annunciato dal segretario toscano del Pd Emiliano Fossi alla quotazione in Borsa, molto interessati alla holding erano, ad esempio, amministrazioni come Arezzo e Siena guidati dal centrodestra. Dopo l’uscita di Fossi l’interesse è stato congelato.

A Prato il dibattito è in fermento. Il centrodestra con Gianni Cenni sta analizzando nei dettagli la questione ed è pronto ad attaccare il Pd "ondivago" e "più attento agli equilibri del campo largo che al futuro della società". Dentro i dem, l’ala riformista guidata da Matteo Biffoni ha cercato di far capire che forti investimenti sono fondamentali per dare futuro alla holding. E che altre multiutility, mantendendo la maggioranza pubblica, si sono affidate al mercato senza per ciò esserne in ostaggio. "Le sindache che dialogano come Bugetti e Funaro, ma anche con i sindaci di Empoli e Pistoia, sono vitali per il futuro della multiutility. Sono questi i Comuni che hanno dato vita a questa relatà e sono loro i propulsori per l’allargamento". Secondo Biffoni "siamo di fronte a una sfida per la Toscana, bene che i Comuni siano protagonisti".

Luigi Caroppo