L’analisi del Lamma . Quella "trottola fredda" sospesa sopra Prato per ore

Gozzini (Lamma): "Prevedere è possibile solo in parte, resta l’incertezza su luoghi e tempi". I dati del 2023 e del 2024 simili: "Quell’ottobre fu molto caldo con oltre due gradi sopra media".

L’analisi del Lamma . Quella "trottola fredda" sospesa sopra Prato per ore

Gozzini (Lamma): "Prevedere è possibile solo in parte, resta l’incertezza su luoghi e tempi". I dati del 2023 e del 2024 simili: "Quell’ottobre fu molto caldo con oltre due gradi sopra media".

Sono dodici mesi che la parola alluvione rimbalza drammaticamente in tutta la provincia di Prato, portandosi dietro la paura di altre precipitazioni.

A causarla, un anno fa, furono le conseguenze del passaggio in Europa della tempesta Ciaran, e più nello specifico fu una "goccia fredda" a causare cateratte e temporali, alimentata dall’alta pressione e dalla temperatura elevata del Mediterraneo.

Come una trottola rimase intrappolata sopra Prato e Campi Bisenzio per molte ore giovedì 2 novembre 2023 innescando pioggia continua, facendo esondare i torrenti con allagamenti improvvisi di intere frazioni – La Briglia a Vaiano, Migliana a Cantagallo, Bagnolo a Montemurlo e Galceti a Prato – ma anche di strade, abitazioni e fabbriche, finite sott’acqua.

Bernardo Gozzini, amministratore unico del consorzio Lamma, ne spiega la dinamica: "Ciaran si abbatté sul nord Europa con raffiche di vento superiori ai 170/180 kmh, la Toscana era al bordo di questa enorme perturbazione e si trovò sulla linea di convergenza dello scontro tra la massa umida dello Scirocco che arrivava da sud con temperature di 2-3 gradi sopra la media, e la massa più fredda in arrivo dalla Liguria. Questa convergenza creò una scia di temporali da Livorno a Pontedera, Prato e Campi fino al Mugello. Iniziò a piovere – aggiunge Gozzini – alle 15.30 fino alle 21, 5 ore in cui cadde l’acqua di un mese. Ma non va negato quello che era successo prima".

Per il meteorologo di Lamma è essenziale considerare gli altri elementi presenti nel 2023, purtroppo simili nei parametri a quelli odierni, di questo novembre 2024. "L’ottobre del 2023 fu molto caldo. Infatti con 2,1 gradi sopra la media è risultato essere il più caldo di sempre in Toscana e in Italia (dati Lamma del trimestre autunnale 2023, ndr)). Inoltre – continua Gozzini – dopo il 15 ottobre iniziò a piovere e in 20 giorni scaricò a terra 300/350 millimetri d’acqua, quindi di può dire che quel 2 novembre piovve sul bagnato, il terreno era già saturo". E quest’anno le condizioni sono similari? "Quest’anno ci sono già stati episodi analoghi in Toscana, il 23 settembre scorso a Montecatini Valdicecina e il 16 ottobre a Castagneto Carducci e Campiglia Marittima dove sono piovuti 220 millimetri in 6 ore. Siamo di nuovo a riparlare di altri eventi nella nostra regione, il problema è il mare sempre caldo con temperature più alte della media, ci dobbiamo abituare a fenomeni che si ripetono".

Gozzini parla anche della possibilità di prevedere nuove alluvioni. "Noi riusciamo a capire – precisa il meteorologo – se nell’atmosfera ci sono gli ingredienti, in quantità e qualità, per creare temporali forti, però c’è incertezza nella localizzazione e nella temporizzazione del nubifragio. Per questo le aree indicate nelle allerte meteo spesso sono più vaste del reale. Ciò talvolta innesca proteste, ma è una misura di protezione civile".

Elena Duranti