Sono dodici mesi che la parola alluvione rimbalza drammaticamente in tutta la provincia di Prato, portandosi dietro la paura di altre precipitazioni.
A causarla, un anno fa, furono le conseguenze del passaggio in Europa della tempesta Ciaran, e più nello specifico fu una "goccia fredda" a causare cateratte e temporali, alimentata dall’alta pressione e dalla temperatura elevata del Mediterraneo.
Come una trottola rimase intrappolata sopra Prato e Campi Bisenzio per molte ore giovedì 2 novembre 2023 innescando pioggia continua, facendo esondare i torrenti con allagamenti improvvisi di intere frazioni – La Briglia a Vaiano, Migliana a Cantagallo, Bagnolo a Montemurlo e Galceti a Prato – ma anche di strade, abitazioni e fabbriche, finite sott’acqua.
Bernardo Gozzini, amministratore unico del consorzio Lamma, ne spiega la dinamica: "Ciaran si abbatté sul nord Europa con raffiche di vento superiori ai 170/180 kmh, la Toscana era al bordo di questa enorme perturbazione e si trovò sulla linea di convergenza dello scontro tra la massa umida dello Scirocco che arrivava da sud con temperature di 2-3 gradi sopra la media, e la massa più fredda in arrivo dalla Liguria. Questa convergenza creò una scia di temporali da Livorno a Pontedera, Prato e Campi fino al Mugello. Iniziò a piovere – aggiunge Gozzini – alle 15.30 fino alle 21, 5 ore in cui cadde l’acqua di un mese. Ma non va negato quello che era successo prima".
Per il meteorologo di Lamma è essenziale considerare gli altri elementi presenti nel 2023, purtroppo simili nei parametri a quelli odierni, di questo novembre 2024. "L’ottobre del 2023 fu molto caldo. Infatti con 2,1 gradi sopra la media è risultato essere il più caldo di sempre in Toscana e in Italia (dati Lamma del trimestre autunnale 2023, ndr)). Inoltre – continua Gozzini – dopo il 15 ottobre iniziò a piovere e in 20 giorni scaricò a terra 300/350 millimetri d’acqua, quindi di può dire che quel 2 novembre piovve sul bagnato, il terreno era già saturo". E quest’anno le condizioni sono similari? "Quest’anno ci sono già stati episodi analoghi in Toscana, il 23 settembre scorso a Montecatini Valdicecina e il 16 ottobre a Castagneto Carducci e Campiglia Marittima dove sono piovuti 220 millimetri in 6 ore. Siamo di nuovo a riparlare di altri eventi nella nostra regione, il problema è il mare sempre caldo con temperature più alte della media, ci dobbiamo abituare a fenomeni che si ripetono".
Gozzini parla anche della possibilità di prevedere nuove alluvioni. "Noi riusciamo a capire – precisa il meteorologo – se nell’atmosfera ci sono gli ingredienti, in quantità e qualità, per creare temporali forti, però c’è incertezza nella localizzazione e nella temporizzazione del nubifragio. Per questo le aree indicate nelle allerte meteo spesso sono più vaste del reale. Ciò talvolta innesca proteste, ma è una misura di protezione civile".
Elena Duranti