Non è un Prato per l’alta classifica.
Anche il confronto con il Lentigione, quinto della classe, dopo quello con il Ravenna secondo, confermano che la squadra di Mariotti non è in grado di competere per la promozione. E questo al netto del fatto che nella trasferta di domenica i biancazzurri non hanno del tutto demeritato.
Ma la rosa evidentemente non è all’altezza ed ora in casa Prato si deve di nuovo tornare a guardare con attenzione alla pericolosa coda della graduatoria che è a soli due punti di distanza.
Insomma come diceva il ds Virdis meglio guardarsi le spalle e poi pensare ad altro. Adesso c’è appunto da guardare sotto per fare punti e togliersi da quella zona di classifica.
Prospettive? Se il presidente Commini vorrà una salvezza tranquilla, dovrà necessariamente tornare sul mercato, perché fra partenze inattese (quella di Pizzutelli) e infortuni, Mariotti in questo momento ha davvero poche alternative.
Intanto, l’occasione per risollevarsi non mancherà contro l’abbordabile Sammaurese.
Male in questo secondo turno di ritorno anche la Zenith Prato, che al Lungobisenzio ha sprecato l’occasione per battere un diretto concorrente e mettere la testa fuori dalla zona retrocessione.
Gli uomini di Settesoldi però contro il San Marino sono incappati in una giornata storta e adesso diventa tutto più complicato, perché alle porte c’è il confronto esterno con la capolista Forlì e a seguire quello con il Tau Altopascio terzo della classe.
Massimiliano Martini