
E’ scomparso a 92 anni Fiorello Sodi, pratese di adozione. Nel 1964 nacque la sua impresa a Calenzano. Oggi l’azienda serve oltre 5000 amministrazioni pubbliche, lavoro con l’estero e conta 31 brevetti.
PRATOCol suo Autovelox avrà salvato migliaia di vite. Fiorello Sodi, fiorentino di nascita ma pratese d’adozione, del rilevatore di velocità è stato l’inventore. E’ scomparso ieri, a 92 anni, con l’orgoglio di aver contribuito a diffondere sul territorio nazionale il significato profondo della sicurezza stradale. Anche se per questa sua invenzione, era finito spesso ‘nei pensieri impuri’ di chi si ritrovava multato.
L’imprenditore, l’uomo, voleva essere sempre ricordato per i meriti acquisiti sul campo della prevenzione e della lotta alla guida irresponsabile, per i padri, le madri, i figli, che sono potuti tornare a casa dai loro cari. La sua azienda, ‘Sodi Scientifica’ con sede a Calenzano era stata fondata nel 1964, ne raccontava sempre i successi, gli studi e i processi di innovazione. Un inventore umile, Fiorello Sodi. La parola ‘Autovelox’, il nome del brevetto, è entrata nel lessico comune, inserita anche nel vocabolario italiano come lemma principale per indicare i rilevatori di velocità.
Il primo prototipo dell’autovelox nacque nel 1959; Fiorello Sodi, impressionato dalle tremende conseguenze di un incidente al quale aveva assistito, scosso dalle vittime che aveva provocato, ebbe l’intuizione di accoppiare delle fotocellule a una macchina fotografica per ‘fermare’ l’attimo del passaggio di una vettura, registrandone la velocità. I passaggi successivi furono abbastanza ravvicinati. L’azienda venne fondata qualche anno dopo. "Mio padre – racconta Paolo Sodi che oggi è alla guida dell’azienda – brevettò l’Autovelox nel 1966. Ancora il tema della sicurezza stradale non era neanche nell’agenda dei governi di allora. E infatti lo sfruttamento commerciale dell’apparato avvenne nei primi anni ’70 per tutt’altri motivi".
Per affrontare le conseguenze della crisi petrolifera del 1973 il governo italiano, come altri governi europei, adottò misure di austerità volte alla riduzione forzata dei consumi energetici che modificarono nel breve periodo le abitudini dei cittadini. "L’Autovelox – racconta ancora Paolo Sodi – era utilizzato per indurre gli automobilisti a tenere bassa la velocità contenendo i consumi di carburante. All’epoca mio padre aveva industrializzato lo strumento, e ottenuto l’omologazione al ministero. Poi subentrò l’utilizzo principale, ossia quello per prevenire le velocità irresponsabili sulle strade. Siamo stati i precursori di questo modello che ancora oggi è vincente. La diminuzione della velocità media è correlata a una maggiore sicurezza e a un minor numero di vittime dovute agli incidenti. Di questo mio padre era molto orgoglioso e anche noi che proseguiamo l’attività nel solco che lui stesso ha tracciato".
Oggi l’azienda fondata da Fiorello Sodi conta 31 brevetti nazionali e internazionali, serve oltre 5.000 pubbliche amministrazioni, ha apparati installati in Spagna, Canada Uruguay, Cile, Medio Oriente e Singapore; importante è anche l’impegno nel sociale a Sostegno di progetti di educazione e sicurezza in strada. Lo stesso Fiorello era impegnato nella solidarietà con i suoi Lions di Scandicci, associazione che ieri si è stretta alla famiglia in un abbraccio commosso. I funerali si terranno domani alle 15 nella chiesa del Cimitero della Misercordia di Prato.
Fabrizio Morviducci