REDAZIONE PRATO

L’arte invisibile C’è Pirandello in radiodramma

Oggi in onda su Rete Toscana Classica "All’uscita". Con gli attori del Metastasio e la regia di Saccà

Pirandello s’addice alla radio. Ne è testimonianza il radiodramma che va in onda oggi alle 18,40 su Rete Toscana Classica per il progetto "L’arte invisibile" curato da Rodolfo Sacchettini, un’idea che da tempo conferma la collaborazione tra il Gruppo di lavoro artistico del Metastasio. La scelta dei testi di questa programmazione ha come denominatore comune la funzione peculiare dell’ascolto rispetto alla sovrabbondanza di immagini da cui siamo coinvolti. Emblematico è il testo che va in onda questa volta: "All’uscita". Pirandello nel 1916 volle definire questa breve commedia in un atto "mistero profano" e nelle intenzioni dello stesso autore l’opera non era destinata ad essere rappresentata ma era stata pensata per la narrazione. La radio dunque come idoneo mezzo per condividere un lavoro che parla del "mistero" della meditazione sulla morte e la vita. "L’arte invisibile" è lo spazio più appropriato per mettere in scena virtualmente il dualismo delle apparenze a confronto con gli aspetti della vita. Le "apparenze" sono rappresentate da personaggi di natura opposta: Un "Uomo grasso" a confronto post mortem con un "Filosofo", come una "Donna uccisa" e un "Bambino dalla melagrana". Le persone si intrecciano con gli "Aspetti della vita", quelli di un "Contadino", di un vecchio "Asino", di una "Bambina" identificati con le cose della loro quotidianità: un bastone, una melagrana, un fascio di erbe. Ma siamo all’uscita (il titolo) posteriore di un cimitero, al crepuscolo, e quei personaggi non sono che ombre, fantasmi divisi da un muro che dà sull’aperta campagna. Il muro che divide e le ombre che lasciano i corpi sono vestite ancora delle loro vacue vanità: il Filosofo s’avvicina per parlare all’Uomo grasso.

E quando non si sa più come distinguere il reale dall’illusione per la vista annebbiata, allora bisogna affinare l’udito e ascoltare il silenzio per ricominciare a nutrici della nostra immaginazione. La regia è di Clio Saccà, la musica di Maurice Ravel. Le voci: Paola Tintinelli, Oscar De Summa, Francesco Pennacchia, Arianna Pozzoli, Ilaria Marchianò, Savino Paparella, Monica Demuru.

Goffredo Gori