REDAZIONE PRATO

Lavoratori a nero e locali dormitorio. Tre aziende chiuse dopo i controlli

Tre aziende a Prato sospese per lavoro nero e condizioni inaccettabili. Sequestri, multe e intervento interforze per contrastare lo sfruttamento lavorativo e garantire la legalità.

Il maxi controllo ha. richiesto il coinvolgimento di un ingente numero di uomini e mezzi, impegnati anche i carabinieri (Foto d’archivio)

Il maxi controllo ha. richiesto il coinvolgimento di un ingente numero di uomini e mezzi, impegnati anche i carabinieri (Foto d’archivio)

Tre aziende su quattro sospese a Prato nelle loro attività perché durante i controlli sono stati trovati in totale nove lavoratori ‘a nero’ senza regolare contratto di assunzione, inoltre c’è stato il sequestro degli stabilimenti industriali per mancata agibilità dei locali, multe per oltre 80mila euro e il sequestro di 276 macchinari. Inoltre in due delle ditte è stata riscontrata la presenza di aree impropriamente adibite a dormitorio.

Questo il bilancio reso noto dalla prefettura di Prato, di ispezioni interforze mirate a un unico complesso industriale. Trovati in due ditte dormitori allestiti in modo improprio. Controllati 72 operai stranieri di cui sette senza permesso di soggiorno.

L’attività di coordinamento da parte della Prefettura del Gruppo di Lavoro interistituzionale per il contrasto allo sfruttamento lavorativo, di cui fanno parte polizia, carabinieri, guardia di finanza, ispettorato del lavoro, Asl, Inps, vigili del fuoco, polizia Municipale, Alia, Agenzia delle Dogane.

Le modalità di intervento sono state definite nell’ambito di apposito tavolo tecnico presso la questura e hanno richiesto il coinvolgimento di un ingente numero di uomini e mezzi.

Il metodo di azione con cui il Gruppo opera consente di integrare le diverse professionalità degli enti che concorrono al raggiungimento dell’obiettivo comune di garantire la sicurezza dei lavoratori e salvaguardare l’economia legale, minacciata dalla concorrenza sleale di chi non rispetta le regole.