ROSSELLA CONTE
Cronaca

L’inferno della ditta-dormitorio: 13 centesimi a capo prodotto, turni da 13 ore. Due imprenditori arrestati

Prato, almeno 24 i lavoratori sfruttati impiegati sette giorni su sette. La denuncia è partita da un operaio irregolare. L’ indagine è stata coordinata dal procuratore capo Luca Tescaroli

Prato, 17 ottobre 2024 - Due imprenditori cinesi sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di sfruttamento di manodopera in due ditte di confezioni. Mentre per due familiari è scattato il divieto di dimora nel Comune di Prato. 

False dichiarazioni. Sospeso avvocato
Il procuratore di Prato Luca Tescaroli

Il provvedimento è stato emesso dalla Procura di Prato. L'indagine, coordinata dal procuratore capo Luca Tescaroli, è partita dalla denuncia di un lavoratore cinese irregolare che per alcuni mesi ha lavorato come operaio in una ditta di confezioni per abbigliamento, gestita da un connazionale. Turni di tredici ore al giorno, sette giorni su sette, in luoghi privi delle minime misure di sicurezza e antinfortunistica, con un salario misero di circa 13 centesimi per ogni capo di abbigliamento prodotto, pagato in contanti e a nero.

Le indagini della guardia di finanza
Le indagini della guardia di finanza

Gli operai vivevano in un alloggio di fortuna ricavato nel sottotetto di un'abitazione trasformata in dormitorio. Dalle indagini è emerso che erano almeno 24 gli extra comunitari, di cui 4 clandestini, che lavoravano in condizioni di sfruttamento presso la ditta con stipendi corrisposti in modo irregolare (in contanti o a nero). Il capannone è stato individuato nella zona dell'ippodromo di Prato. E' stata sequestrata la merce per un valore di circa 184mila euro ed è stato disposto anche il divieto di dimora nel Comune di Prato per due familiari dei cinesi finiti agli arresti domiciliari.