"Diseguaglianze, lavoro e conflitto sociale". Temi importanti quelli attorno a cui ha ruotato l’incontro di ieri organizzato dalla Federazione di Prato di Sinistra Italiana al circolo La Spola d’oro, a La Briglia. Dopo i saluti della sindaca di Vaiano Francesca Vivarelli, l’iniziativa si è aperta con una doppia intervista: ad Alessandro Volpi, professore di Storia contemporanea all’università di Pisa, autore del libro "I padroni del mondo" e a Tommaso Vigliotti, che ha scritto il saggio "Riscoprire il conflitto. Dal neoliberismo al neolaburismo".
Volpi, nel suo saggio, si concentra sui fondi finanziari che hanno stravolto il mercato economico globale, e invita, alla fine, a riflettere sul futuro delle democrazie e sulla necessità di regolare il potere delle multinazionali per salvaguardare i diritti e l’equità sociale. Un capitolo è dedicato alle Multiutility, tema caldissimo nella nostra regione. "Le alternative alla quotazione in borsa? Davvero crediamo che una realtà come la Multiutility non sia nelle condizioni di poter ricorrere al credito bancario più tradizionale? E poi una società che ha quel tipo di caratteristiche perché non può provare a fare ricorso a forme di obbligazioni popolari con tanto di remunerazione accettabile, con cui poi fare eventualmente gli investimenti che occorrono?".
Vigliotti ha puntato la lente sul "neoliberismo che ha finito per produrre una inesorabile erosione dei diritti". Ha parlato della "riscoperta del conflitto come strumento di cambiamento e crescita collettiva". A seguire la tavola rotonda con Cesare Damiano, ex sindacalista, già ministro del lavoro nel governo Prodi, Christian Ferrari, segretario Confederale Cgil, Dario Danti, segretario regionale Sinistra Italiana e assessore a Firenze, Ambra Giorgi, ex segretaria della Camera del Lavoro di Prato e Tommaso Vigliotti, sindacalista.
Riflettendo sulle scelte politiche in tema di lavoro degli ultimi decenni, Damiano ha sottolineato: "La teoria liberista ha reso flessibile il rapporto di lavoro. E invece occorreva puntare sulla flessibilità nella prestazione lavorativa ma nella stabilità del rapporto di lavoro". Danti si è soffermato in particolare su quello che gli enti locali possono fare su appalti e subappalti nella redazione dei bandi di gara e "su come costruire politiche virtuose per la reinternalizzazione dei servizi". Giorgi ha riportato tutti a uno dei temi più caldi a Prato, quello dello sfruttamento e dell’illegalità, partendo dai fatti di Seano, con l’assalto notturno al picchetto dei lavoratori, e alla manifestazione organizzata dai Sudd Cobas, partecipata dalla Cgil Toscana ma non dalla Cgil di Prato. "Io c’ero – ha detto Giorgi – Credo che quando sono messi in discussione i diritti dei lavoratori bisogna scendere in piazza. A prescindere da chi convoca la piazza".