REDAZIONE PRATO

Le aziende illegali. Faggi: "Solo fango da Mazzetti e Milone sul sistema controlli"

Il vicesindaco replica alla parlamentare di Forza Italia e all’ex assessore "Mescolano gli audit privati emersi con il progetto Lavoro Sicuro" "Se sanno di casi di connivenza o situazioni ambigue vadano in Procura".

Il vicesindaco replica alla parlamentare di Forza Italia e all’ex assessore "Mescolano gli audit privati emersi con il progetto Lavoro Sicuro" "Se sanno di casi di connivenza o situazioni ambigue vadano in Procura".

Il vicesindaco replica alla parlamentare di Forza Italia e all’ex assessore "Mescolano gli audit privati emersi con il progetto Lavoro Sicuro" "Se sanno di casi di connivenza o situazioni ambigue vadano in Procura".

"Parole di una gravità assoluta". Così definisce il vicesindaco Simone Faggi le dichiarazioni di Aldo Milone, ex assessore, e dell’onorevole Erica Mazzetti (Forza Italia) arrivate l’indomani dell’inchiesta Reuters dedicata agli audit (le ispezioni relative al rispetto di regole e diritti dei lavoratori) condotti dalle imprese committenti sulle imprese di fornitura nel settore moda: controlli, come emerge dall’inchiesta, parziali e annunciati.

"Attraverso il caso evidenziato da un’inchiesta della Reuteurs, infatti, Milone e Mazzetti mescolano gli audit privati che avvengono tra committente e terzisti con i controlli Asl e della Polizia municipale del progetto Lavoro sicuro che niente hanno a che vedere con quanto scoperto dal servizio giornalistico in questione. Non può essere una svista o scarsa capacità cognitiva. Un ex poliziotto quale è Milone e una parlamentare esperta come Mazzetti, dovrebbero conoscere bene la differenza tra ispezioni private interne alla filiera e controlli pubblici così come le competenze specifiche di ciascun organo".

Sospetta del ‘dolo’, insomma, il vicesindaco: "Penso che lo abbiano fatto scientemente per gettare fango sul sistema del controlli Asl e dei lavoratori nonostante in quasi dieci anni sia riuscito a ridurre al minimo la presenza dei dormitori abusivi nelle aziende a conduzione cinese e a mettere a norma i relativi impianti, in modo che tragedie come quella del Teresa moda, avvenuta - lo ricordo - quando Milone era assessore comunale, non riaccadano mai più".

Ci sono competenze ben definite, nel sistema dei controlli, recinti d’azione che sicuramente Mazzetti e Milone conoscono, suggerisce Faggi. "Entrambi sanno benissimo che Asl e Polizia municipale non hanno competenza sul controllo dei contratti di lavoro. E’ il motivo per cui già molti mesi fa la sindaca Bugetti ha chiesto al ministero del Lavoro e in generale al governo, di affiancare agli ispettori Asl impegnati nel progetto Lavoro sicuro un egual numero di ispettori del Lavoro, gli unici, ad avere la competenza in merito".

E qui il vicesindaco rilancia la palla proprio alla parlamentare di centrodestra: "Stiamo ancora aspettando una risposta da Roma. Forse Mazzetti dovrebbe impiegare le sue energie nel chiedere al governo che sostiene, le risorse economiche e umane necessarie per debellare il triste fenomeno dello sfruttamento lavorativo che a quanto pare le sta molto a cuore. Solo lo Stato può farlo e non certo con le sole parole o gettando fango su chi ogni giorno fa il suo dovere. Ci vogliono i fatti come quelli realizzati dalla Regione e dal Comune per rendere quelle aziende più sicure. Sarebbe un segnale importante di attenzione che ad oggi manca".

Sui controlli in un distretto che continua a soffrire sacche importanti d’illegalità non serve fango, o nebbia, ma solo chiarezza, ribadisce: "Se Milone e Mazzetti sono a conoscenza di fatti che possano anche solo far pensare a casi di connivenza, a omissione di atti d’ufficio o a situazioni ambigue su cui fare chiarezza, dovrebbero rivolgersi alla Procura della Repubblica, non fare comunicati stampa che gettano discredito sulle forze in campo e prendono in giro i cittadini raccontando un sacco di frottole e di strumentalizzazioni".

m. c.