Per noi amministratori gli anniversari, specialmente quelli di eventi tragici, devono essere un’occasione di autoanalisi seria e schietta delle risposte che abbiamo messo in campo per aiutare i cittadini nell’immediato, ma anche per far sì che non riaccada più. Sono state sufficienti? Potevamo fare di più? Cosa si poteva fare meglio? Domande obbligatorie per chi, come me, si assume la responsabilità di guidare una comunità e pretende da se stessa, prima ancora che dagli altri, che il sacrificio di tante persone messe in ginocchio da acqua e fango non sia stato vano. Teniamo lontana la retorica e i discorsi vuoti. Pensiamo al 2 novembre 2023 come a uno spartiacque nella pianificazione urbanistica e nella sicurezza idraulica.
CronacaLe domande. E le risposte da trovare