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Le idee di Federalberghi: "La tassa di soggiorno diventi tassa di scopo. Dmo: è la strada giusta"

Ieri l’assemblea annuale dell’associazione: sviluppo turistico al centro. Il presidente Venturi: "Bene la strategia dell’assessora Bartalini". La proposta: "Mettiamo a pagamento il Castello dell’Imperatore".

L’assessora Bartalini all’Assemblea di Federalberghi Prato e Provincia foto Attalmi

L’assessora Bartalini all’Assemblea di Federalberghi Prato e Provincia foto Attalmi

PRATO

Pronti a serrare i ranghi per lanciare la sfida del turismo e per far sì che Prato, possa farsi scoprire e diventare attrattiva per flussi di viaggiatori italiani e stranieri. Uno slancio per il quale è necessario che la città si doti di strumenti atti a far germogliare quella potenzialità insita in una città ricca di storia, arte, cultura, tradizioni ed enogastronomia. Le azioni da intraprendere sono state al centro del confronto che si è svolto ieri mattina all’Assemblea di Federalberghi all’Art Hotel Milano. Sul tavolo questioni stringenti che chiedono coraggio e scelte, come l’attivazione della gestione manageriale del turismo con la struttura Dmo, l’utilizzo dell’imposta di soggiorno e la sua possibile trasformazione in tassa di scopo, trasporti ed eventi che rendano interessante da scoprire Prato ed il suo territorio in tutti i mesi dell’anno. Temi che Sauro Venturi, presidente di Federalberghi, e Davide Bonari, hanno affrontato di fronte ad una nutrita platea con l’assessora Chiara Bartalini (la sindaca Ilaria Bugetti non è stata presente perché convocata al Comitato per l’ordine e la sicurezza in Prefettura). Tra il pubblico anche Lorenzo Tinagli, presidente del Consiglio comunale, Tiziano Tempestini direttore di Confcommercio Pistoia e Prato, il segretario generale di Federalberghi Toscana Pierluigi Masini e Ilaria Matini, vice segretario generale.

"Siamo tutti d’accordo con l’attivazione della Dmo – afferma Venturi – Al riguardo l’assessora Bartalini ha espresso la volontà di partire con la gestione manageriale del turismo entro un anno. Abbiamo preso atto che l’assessora intende strutturare bene lo strumento e si augura di aver a disposizione un discreto portafoglio proveniente dall’imposta di soggiorno: al riguardo, al momento, il regolamento non è preciso e dice soltanto di usarla nell’ambito del turismo".

Federalberghi si dichiara della partita per la Dmo e anche perché l’imposta di soggiorno, al momento presente solo a Prato, possa trasformarsi in tassa di scopo. "Ciò significherebbe che quei soldi verrebbero utilizzati esclusivamente per azioni legate al turismo e alla ricettività – prosegue Venturi – La sensazione, a livello nazionale, è che non manchi tanto ad arrivare ad una riforma della tassa. Per noi sarebbe importante".

Per il presidente le possibili risorse provenienti dalla tassa di scopo "potrebbe essere usate per l’istituzione della Dmo, struttura capace di fare promozione del territorio o per organizzare eventi e appuntamenti che vadano oltre ai concerti del Settembre pratese e che possano coprire altri periodi dell’anno. E’ indispensabile pensare e creare occasioni per attirare l’attenzione delle persone e far muovere in positivo il nome di Prato".

Venturi sostiene che "la nostra città per molti che vi si fermano per caso è una scoperta piacevole. Con la Dmo si potrebbe fare un passo in più: fare in modo che la gente sia incuriosita di visitare Prato, una città che non nasce come turistica. Per noi è una sfida importante, difficile e lunga. Ma bisogna lavorare proprio per questo obiettivo".

La Dmo ben strutturata e con punti di partenza sui quali impegnarsi si rivelerebbe un trampolino determinante per il futuro del turismo. "Da qui potremo poi decidere su che cosa declinare le peculiarità pratesi". Uno dei nodi da risolvere riguarda i trasporti. "Abbiamo ricevuto rassicurazioni circa la realizzazione della tranvia da Peretola fino a Prato – prosegue Venturi – Pare stia andando tutto a dama con la Regione. Una notizia che apprendiamo con favore". Come pure c’è un altro vulnus da risolvere: la questione sicurezza. "Più che altro abbiamo a che fare con problemi legati alla microcriminalità. I clienti che visitano il centro talvolta non hanno la percezione di tranquillità. Ci sarebbe bisogno di un maggior pattugliamento. Esigenza alla quale l’assessora ha risposto dicendo che il Comune si sta muovendo per avere un potenziamento di forze dell’ordine". "Prato ha bisogno non solo di grandi eventi – sottolinea il vice presidente Bonari – Prato deve diventare meta turistica per le bellezze, l’arte e la cultura che detiene". Tra le proposte presentate da Bonari all’assessora anche "l’ipotesi di mettere a pagamento il Castello dell’Imperatore, come è stato fatto per il Pantheon. Come pure la possibilità di partecipare a fiere specifiche per la promozione, insieme anche a Toscana Promozione. Proposte che hanno lasciato un po’ scettica l’assessora".

Un accenno al fenomeno degli affitti brevi. "A Prato se ne contano 200 – dice Bonari – il Comune ci ha assicurato che è un fenomeno sotto controllo". Poco spazio, infine per far sviluppare il turismo congressuale, in crescita a Firenze , mentre a novembre è attesa una novità: "Per la prima volta l’ente bilaterale del turismo, di cui sono consigliere, – conclude il vice presidente – farà a novembre un corso gratuito per hotel, per albergatori e dipendenti".

Sara Bessi