Dai commercianti agli esercenti degli spettacoli viaggianti: il caro bollette non fa sconti proprio a nessuno. Dopo due anni di pandemia e una crisi economica che ha messo in ginocchio l’intero settore, la categoria dei giostrai è tra le vittime dei rincari di luce e gas. È in questo mix di entusiasmo e preoccupazione che è ripartito pochi giorni fa lo storico Luna Park di viale Marconi: tra i parchi più grandi e apprezzati della Toscana – con ben 95 giostre per grandi e piccini e 21 banchi alimentari di street food e dolciumi – che ogni anno rallegra il settembre pratese. A testimoniarlo sono s gli stessi proprietari delle attrazioni, provenienti da varie parti d’Italia, che fino a domenica 18 settembre resteranno in città. Tra questi c’è Simone Carletti, proprietario dell’ottovolante: da sempre una giostra amata da tutti, ma che, insieme ad altre, è tra le più energivore.
"La situazione è preoccupante – conferma Carletti – I costi dell’energia sono più che raddoppiati. Non possiamo permetterci anche noi di alzare i prezzi delle corse, anzi – laddove possibile – si cerca di fare anche qualcosa meno o di pensare a pacchetti promozionali. Le persone, anch’esse già vittime dei rincari, hanno altre priorità che venire da noi e preferiscono spendere in beni di prima necessità. Un aumento dei prezzi delle corse peggiorerebbe solo la situazione". A confermarlo anche la famiglia Giardi, proprietaria della ruota panoramica e della giostra storica a cavalli che, da quasi un anno, arricchisce piazza delle Carceri. Tra le presenze di più lunga data e con tanti anni di esperienza Stefano Giardi conferma come "gli aumenti dell’energia hanno ripercussioni importanti anche sul nostro settore. Resistiamo. Sono ancora tanti i bambini che salgono sulla giostra, perché si sa, i genitori farebbero di tutto per fare contenti i propri figli". Non solo aumenti energetici. Un altro grande problema si conferma essere quello dei consumi presunti per cui la cifra indicata in fattura non corrisponderebbe al consumo reale, quanto piuttosto si tratterebbe di una stima da parte del fornitore. "Le bollette sono salatissime. Le società elettriche fanno una stima di quanto consumerai. Una stima ipotetica che spesso non rispecchia la realtà. Nel nostro caso diverse volte è capitato che consumassimo una quantità di energia inferiore rispetto a quella stimata – spiega la famiglia Turconi, proprietaria del Polipo – che presumibilmente viene poi rimborsata. Tuttavia, i tempi di rimborso sono molto più lunghi e, talvolta, le somme pagate in eccesso nemmeno vengono corrisposte al cliente".
Da considerare anche altri fattori che incidono sul settore, tra questi l’aumento del costo del carburante. "Veniamo da Marina di Massa – commenta Fortunato Rinaldi, proprietario dello storico autoscontro – Non bastano quattro camion per portare fin qui tutto il necessario. La benzina ha un costo, così come il suolo pubblico. Servono aiuti concreti da parte del Governo per salvare un settore che esiste da sempre. Diamo valore al mondo del divertimento e del lavoratore itinerante".
Tamara Mancini