Le nozze di Vanessa Benelli Mosell. Alle Carceri la favola fatta di note

La pianista e direttrice d’orchestra pratese oggi pomeriggio sposerà il violinista austriaco Wolfgang Redik. In chiesa molti celebri musicisti, letture dell’attore Renato Raimo. Vestito top secret e tanta emozione. .

Le nozze di Vanessa Benelli Mosell. Alle Carceri la favola fatta di note

Le nozze di Vanessa Benelli Mosell. Alle Carceri la favola fatta di note

Dirà sì alle 15 di oggi in orario di canicola estiva perché l’amore è un fiore che non subisce condizioni climatiche. Vanessa Benelli Mosell fra una sinfonia e l’altra di Beethoven, come lei pianista e direttore d’orchestra, ha incontrato e si è innamorata di Wolfgang Redik, austriaco, primo violino concermaster Kammer orchester e professore di musica da camera a Berlino, uno dei musicisti più noti e versatili di questo momento che si esibisce sia come violinista sia come direttore in tutto il mondo, e oggi lo sposerà nella sua Prato.

Alla notizia di matrimonio, da noi anticipata alcuni giorni fa, hanno dato corso le riviste dell’arte e del gossip che di Vanessa Benelli Mosell avevano sempre scritto come di un’instancabile artista giramondo, talento naturale, graziosa fin da giovanissima con involontario glamour. Nessuno aveva previsto, però, il suo approdo a questo importante traguardo, in cui non conta più il numero di respiri che hai fatto nella vita, ma questa nuova realtà che il respiro te lo toglie. E per di più nella sua Prato.

"E’ sempre rimasto vivo in me l’attaccamento alle mie radici, alla mia famiglia e alla mia città – le sue parole – Il tempo è un grande autore che trova spesso il suo perfetto finale, soprattutto grazie alla sintonia perfetta che ho trovato con Wolfgang. Prato ha potenzialità notevoli, al di là del tessile, che tutti insieme dobbiamo contribuire a sviluppare in sede artistica e culturale, senza assopirsi al sole della grande bellezza fiorentina a noi vicina".

Una tappa importante che ha anche il significato di un ritorno a Prato, dove Vanessa si è ristabilita: la stessa scelta di Santa Maria delle Carceri, con il rivestimento esterno in bicromia verde di Prato ed alberese, prototipo di una città che unisce l’arte alla fodera del lavoro, tende a connotarla da città grande a grande città grazie anche alla piazza divenuta cuore pulsante del centro storico. Officiante monsignor Carlo Stancari, una delle figure rappresentative e culturalmente preparate della diocesi, che ti accoglie familiarmente nella cosiddetta "sala rossa", ridente e suggestiva, tramandata dagli arcipreti di Santa Maria delle Carceri.

Testimoni per la sposa saranno Alessandro Giusti, console di Montecarlo, e sua moglie Elisa. Per lo sposo Christian Poltera, violoncellista di fama internazionale e sua moglie Esther Hoppe anche lei violinista e professoressa alla MusikHochschule di Zurigo. Suoneranno artisti del calibro di Roberto Prosseda all’organo e Piero Tagliaferri al sassofono. Leggerà in chiesa l’attore Renato Raimo. Altri ospiti saranno gli amici di Hyung-ki (noto pianista del duo Igudesman and Joe), il mandolinista di fama mondiale Julien Martineau con il quale Vanessa ha registrato un album, la violinista Ervis Gega, la pianista Alessandra Ammara, personalità pratesi e straniere, perché Vanessa è cittadina del mondo, ma ci sarà anche, in mezzo a invitati puntigliosamente selezionati superiori al centinaio, l’affetto di una città che l’accompagna verso il matrimonio. Particolare non secondario di questa cerimonia: la messa avrà una celebrazione bilingue, italiano e tedesco in omaggio allo sposo.

L’abito della sposa resta nella segretezza di un matrimonio-sorpresa, mentre lo sposo si affiderà a un tocco di pratesità in più: abito confezionato da Piccioli di via Machiavelli secondo il malapartiano "tutta a Prato finisce la storia del mondo". La favola sta per iniziare.

Roberto Baldi