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Le sfide della comunità cinese: "I giovani seguono le regole. Gli anziani sono più diffidenti"

Parla l’ispettore ambientale che da anni è impegnato nella delicata zona di via Pistoiese "Ora ammettono gli errori. Sbagliano soprattutto a dividere la raccolta differenziata".

Le sfide della comunità cinese: "I giovani seguono le regole. Gli anziani sono più diffidenti"

"La soddisfazione più grande è vedere che chi sbaglia capisce l’errore e non lo commette più. Mi piace soprattutto la parte educativa del mio lavoro". Parla da appassionato del suo mestiere Fabio Scarselli, 55 anni, ispettore ambientale di Alia dal 2019, in azienda dal 2016 (da quando ancora esisteva Asm). Scarseli è uno degli ispettori più esperti in servizio sul territorio pratese e attualmente fa parte del gruppo che, a coppie, pattuglia la zona del Macrolotto Zero, agevolato da una perfetta conoscenza della lingua cinese.

In cosa consiste il lavoro? "Usciamo la mattina per i giri di routine. Abbiamo mappato i punti critici dove sappiamo che possono trovarsi degli abbandoni - racconta Scarselli - ma agiamo anche in seguito a segnalazioni. Ogni giorno facciamo ispezioni e controlli laddove ci sono dei rifiuti abbandonati e poi ci occupiamo di segnalarli ai colleghi dei servizi che si occupano di ripulire. Gli abbandoni che riguardano la sfera penale vengono segnalati alla polizia municipale e alla polizia provinciale. Se troviamo indizi dentro ai sacchi ispezionati, una volta rientrati in ufficio andiamo a compiere le dovute verifiche per risalire al responsabile dell’irregolarità". Una attività che diventa vincente grazie anche al confronto con i cittadini: "A questo punto inizia la fase del contraddittorio con i sospettati. È una fase importante, nel corso della quale la quasi totalità delle persone ammette le proprie responsabilità, che spesso derivano dalla mancata conoscenza delle regole. Il confronto con le persone è fondamentale nel nostro lavoro di educazione ambientale. Siamo diventati dei punti di riferimento nel quartiere: quando ci sono dei dubbi ci chiamano prima di sbagliare ancora. Lo fanno pure i cittadini cinesi, anche per segnalare situazioni di degrado".

Tra gli errori più comuni c’è sicuramente la divisione dei rifiuti da differenziare: "Sbagliamo tutti. Italiani e stranieri - aggiunge Scarselli -. Molti ancora non hanno capito cosa va conferito fra i rifiuti non riciclabili, il cosiddetto indifferenziato, che purtroppo è un termine che genera confusione. C’è chi sbaglia orari e giorni di esposizione, oppure lascia i rifiuti vicino ai cestini o alle campane del vetro, pensando che verranno portati via. La comunità cinese più giovane cerca di adeguarsi velocemente alle regole. Le persone più anziane, invece, sono difficili da coinvolgere".