Meno male che la Chiesa pratese deve rispondere solo alzando lo sguardo in alto. E allora le cose sono dette come stanno. Chiaramente, senza giri di parole, senza tatticismi o rimandando la palla nell’altra metà del campo, quella dell’avversario (politico).
Il vescovo Giovanni Nerbini ha invitato, contro lo sfruttamento nel lavoro "a passare dalle parole ai fatti perché lo sdegno non basta più" ed ha sollecitato tutti a creare "una rete di contrasto ai fenomeni malavitosi che si fanno scudo di silenzio e collusioni". E don Helmut, parroco di San Giusto, sottolinea che egoismo e indifferenza sono i peccati più grandi.