L’Urbanistica entra nel mirino della deputata di Forza Italia, Erica Mazzetti. La parlamentare azzurra responsabile nazionale lavori pubblici, con un passato da geometra, alza la voce e punta il dito contro le scelte dell’amministrazione. "Una città soffocata da una pianificazione paradossale, senza idee, senza sistema, senza risultati: paghiamo le conseguenze di un decennio perduto sotto il Pd di Biffoni e le premesse non sono delle migliori adesso, anzi", chiosa Mazzetti preoccupata per l’assenza di una guida dopo la scadenza del dirigente Francesco Caporaso avvenuta il primo ottobre.
"Almeno il Piano operativo – rimarca Mazzetti – dovrebbe essere fatto a modo, visto che tra non molto scadono i tempi e rischiamo di subirne le conseguenze. Purtroppo, tutto, al momento, lascia supporre che si farà tardi e si farà male, visto che il sindaco ha scelto di tener per sé la delicata delega all’urbanistica, scelta legittima ma che contesto fortemente. Tutto ciò – ricorda – avviene in un momento di grande rinnovamento del settore edile, a partire dal Salva-Casa che è legge e di cui non si fa menzione a Prato, con il rischio di rimanere indietro ancora una volta, togliendo un diritto al cittadino". La parlamentare entra nello specifico: "Il dirigente del settore Edilizia l’architetto Caporaso – spiega – ha terminato il suo mandato il 1° ottobre e, ad oggi, non è stato ancora sostituto. Indiscrezioni lasciano intendere che sarà sostituito da Simona Fedi, amministrativo apprezzato e valido all’interno della macchina comunale, ma non è certo un tecnico che può gestire tali sfide; a questo quadro si aggiunge un ufficio urbanistico con dirigente Pamela Bracciotti che, da anni, opera e conosce la materia, affiancata da un direttorio collegiale che si deve esprimere per ogni decisione, un vero e proprio commissariamento. Tutto questo – è la riflessione – palesa una scarsa organizzazione e scarsa visione sistematica della pianificazione territoriale per il nostro comune".
Infine una stoccata per il Piano urbano della mobilità sostenibile: "Mentre sta per scadere il Piano operativo, se non bastasse la confusione - denuncia ancora -, hanno pensato bene elaborare il Pums che incide anch’esso sull’assetto urbanistico della città. Sono convinta che l’amministrazione debba fare una valutazione razionale per uscire da questo soffocamento: incaricare un professionista per uscire da logiche ottuse, dinamiche d’ufficio, pregiudizi locali e ideologici e redigere immediatamente una vera pianificazione con uno strumento fruibile, che a differenza del piano strutturale preveda progetti infrastrutturali più incisivi e logici, considerando anche i sotto servizi ancora non digitalizzati né applicabili".