L’aula del Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge a prima firma dell’onorevole Marco Furfaro (Pd), che garantisce il diritto all’assistenza sanitaria alle persone senza dimora, prive della residenza anagrafica. Il provvedimento è ora legge dello Stato.
"Con l’approvazione di questa legge, l’Italia compie un fondamentale passo avanti nel garantire i diritti basilari e nell’assicurare l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro condizioni di vita", dice Marco Biagioni, segretario Pd Prato. "Finalmente una misura di civiltà che estende il diritto alla salute a chi attualmente è privo di assistenza medica o pediatrica di base. Come Partito Democratico di Prato, ci impegneremo affinché la sperimentazione, attualmente limitata alle aree metropolitane, sia rapidamente estesa anche alla nostra città e successivamente a tutto il territorio nazionale".
In Italia, ci sono 100mila persone senza dimora e decine di migliaia sono prive di assistenza sanitaria e sono costrette a rivolgersi ai pronto soccorso e ai servizi di emergenza per ogni necessità. Non sono solo individui emarginati che vivono sotto i ponti o nelle stazioni, ma anche di padri di famiglia divorziati che vivono in auto o di donne vittime di violenza che trovano rifugio temporaneo da amici e conoscenti, senza poter ottenere la residenza. "Con l’approvazione della legge promossa da Furfaro e dal Pd, si concretizzano i principi di universalità, uguaglianza ed equità che caratterizzano il nostro sistema sanitario nazionale. Questa misura affronta le povertà contemporanee e ha un forte significato simbolico, rafforzando l’idea di uno Stato che non abbandona i suoi cittadini. Ancora una volta, il Pd dimostra di mettere al centro della propria iniziativa politica i veri problemi delle persone", aggiunge Biagioni.
La legge istituisce un fondo con una dotazione di un milione di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026. Questi fondi saranno utilizzati per finanziare un programma sperimentale nelle città metropolitane italiane, con l’obiettivo di assicurare progressivamente il diritto all’assistenza sanitaria per le persone senza dimora regolarmente presenti sul territorio nazionale, consentendo loro di iscriversi nelle liste degli assistiti delle Asl, scegliere un medico di base o un pediatra e accedere ai livelli essenziali di assistenza.