M. Serena Quercioli
Cronaca

Il navigatore che aiuta l’ambiente. Leone fa il giro delle coste d’Italia per liberare il mare dalla plastica

Tre mesi in kayak da Venezia a Genova per sensibilizzare sulla necessità di proteggere le nostre acque. "Raccogliamo i rifiuti sulle spiagge e spieghiamo quanto sia importante liberare il Mediterraneo"

Leone Ortega

Leone Ortega

Prato, 22 luglio 2024 – Ultime tappe a colpi di remo fra il mare della Toscana e della Liguria per Leone Ortega, 27enne pratese, che sta per concludere il "giro d’Italia in canoa". Tre mesi per circumnavigare in kayak le coste da Venezia a Genova e sensibilizzare sull’importanza del mare pulito, libero da plastica e spazzatura attraverso il progetto "Wind of change" e i volontari di Plastic Free. La scorsa settimana Leone è arrivato a Vada e alla Mazzanta è stato festeggiato da parenti e amici perché qui è cresciuto, nella casa al mare dei nonni. E il nonno Sergio, in particolare, gli ha trasmesso la passione per il mare. Poi tappa a Tonfano, Marina di Pietrasanta, Lido di Camaiore e ieri a Marina di Massa per un pomeriggio di raccolta rifiuti e incontro con i villeggianti e i giovani.

Quali sono state le esperienze di questo viaggio lungo tre mesi?

"Grazie alla collaborazione con il gruppo Plastic Free ho potuto fare 6 iniziative, con il supporto di Riccardo Mancin, coordinatore nazionale referenti di Plastic Free Odv Onlus che era alla mia partenza a Venezia. In pratica, abbiamo raccolto i rifiuti in 6 spiagge (Pescara, Reggio Calabria, Catanzaro Lido, Latina, Marina di Massa e Genova che sarà l’ultima tappa), realizzando una mappatura e affidandoli alle municipalizzate per lo smaltimento. Sulla spiaggia di Latina, ad esempio, una trentina di volontari hanno raccolto 100 chili di rifiuti domestici e 400 chili di ingombranti. Poi ho assistito al rilascio delle tartarughe marine dopo le cure".

Un episodio del viaggio che porterai nel cuore?

"A Livorno quando un velista sconosciuto mi ha abbracciato, come fossi suo figlio, era molto commosso. Ha detto che mi aveva seguito col Gps. E’ un abbraccio che non scorderò così come tutti coloro che mi hanno scritto in questi mesi".

Tanti sponsor hanno creduto nel progetto, a partire dall’Università dove ti sei laureato: può essere uno stimolo notevole per i giovani?

"Sì, mi sono laureato in arte e spettacolo al Pin di Prato e fra gli sponsor c’è anche la Pro.Ge.A.S. che cura i corsi di laurea in progettazione e gestione di eventi e imprese dell’arte e dello spettacolo, oltre al Gruppo Colle, Immaginazione (azienda di Rimini) e i locali pratesi Mag56, Il Capanno e il Circolo di Santa Lucia: tutti hanno dimostrato grande sensibilità verso questo progetto. Poi ho avuto il supporto logistico di un amico Giacomo Arrighini che mi ha seguito via terra con un van attrezzato, mettendosi a lavorare in smart working".

Le prossime tappe quali sono?

"Questa settimana farò Portovenere, Portofino e la spiaggia pubblica di Priaruggia a Genova, sabato 27, che sarà il gran finale. In queste spiagge terremo degli incontri per spiegare le finalità di Plastic Free".