REDAZIONE PRATO

L’esempio di "Made in Jail". Così dal carcere si rinasce

Film sull’esperienza di Rebibbia al ’Terminale’

Si è svolta con successo, al Terminale Cinema, la proiezione del docufilm “Made in Jail” nell’ambito del Festival. dell’energia circolare

Si è svolta con successo, al Terminale Cinema, la proiezione del docufilm “Made in Jail” nell’ambito del Festival. dell’energia circolare

All’interno del Festival dell’energia circolare a Prato e organizzato dall’associazione Recuperiamoci, si è svolta con successo, al Terminale Cinema, la proiezione del docufilm “Made in Jail”.

Il presidente dell’associazione, Paolo Massenzi, da 15 anni si occupa di attività di recupero sociale nelle carceri e nelle realtà più disagiate e ha sposato quindi con favore il progetto che, da Rebibbia, aiuta le persone detenute ed ex detenute a reinserirsi nel tessuto sociale, culturale e lavorativo grazie a corsi di serigrafia tenuti da Silvio Palermo, vero mattatore dell’opera prodotta e scritta da Matteo Morittu, Flavio Crinelli e Gianluca Calabria, presenti alla serata.

Il film racconta questo modello di formazione portato avanti con successo da 35 anni, in un contesto difficile ma estremamente sfidante. Per saperne di più: https://numidio.com/madeinjail/il-progetto/. Made in Jail nasce nel 1983 dentro le mura del carcere romano di Rebibbia da un gruppo di detenuti che, durante il loro soggiorno all’interno del carcere, decidono di esprimere arte attraverso la serigrafia e la stampa di magliette, con scritte, immagini e disegni. Tutto questo è portato avanti con tanta passione e con tanto impegno. L’obiettivo è quello "di reinseririsi nella società e nel mondo, una volta scontata la pena" dicono gli organizzatori.