REDAZIONE PRATO

Letterine e sogni di pace. Il sindaco si commuove

"Caro Babbo Natale, fa che il babbo e la mamma non litighino mai più". Tra i bambini c’è chi dice: "Basta con le guerre". E chi rimpiange la nonna.

La cassetta delle letterine

La cassetta delle letterine

Sogni, risate e commozione. E il desiderio più grande: "Caro Babbo Natale, fa che il babbo e la mamma non litighino MAI più". Nelle letterine dei bambini montemurlesi, affidate a Babbo Natale, si leggono gioie e dispiaceri: la guerra e la perdita di una nonna. I piccoli hanno scritto durante l’accensione del grande albero di fronte al municipio e hanno poi imbucato le lettere in una speciale cassetta rossa. Il sindaco Simone Calamai le ha già inviate al Polo Nord, dove abita Babbo Natale:"Abbiamo sorriso e ci siamo commossi –dice il sindaco – L’augurio è che tutti questi desideri possano diventare realtà. I loro pensieri ci fanno riflettere, perché alla fine ci chiedono solo attenzione, tempo da trascorrere insieme e un po’ di serenità".

Tanti bambini chiedono la fine delle guerre in Palestina e in Ucraina e che "non ci sia più la fame nel mondo". C’è anche chi ha uno spirito ambientalista e dice basta "all’inquinamento e alle minacce contro gli animali".

Tra i pensieri più commoventi c’è una bambina che chiede di rivedere, anche solo una volta, la propria amatissima nonna e il proprio cagnolino Roger "perché secondo me la morte è un’ingiustizia ma fa parte della vita". Un altro bambino sogna che la pace e l’armonia tornino dentro le mura di casa:"Caro Babbo Natale, vorrei se possibile, che il babbo e la mamma non litighino MAI più. La seconda cosa è che mi piacerebbe la play (station)". Chi vuole solo un po’ di soldini ma anche "continuare a imparare l’uncinetto" e "che l’amicizia tra le persone continui per sempre".

Tra le letterine che hanno strappato un sorriso al sindaco c’è quella di una bambina che chiede in dono una bambola che "cammina, rutta, dorme e fa le puzzette". C’è anche chi dice "il mio sogno è di far diventare l’Italia più grande, almeno quanto il Messico". Etra le richieste c’è anche chi, come post scriptum, a un elenco di regali chiede di avere una chance con la “ragazza” di cui è innamorato.

"I pensieri dei bambini ci scaldano sempre il cuore. In questo momento di festa, però, il mio pensiero non può che andare a tutta quella infanzia che soffre le conseguenze della guerra, da Gaza, all’Ucraina, al Libano, alle famiglie delle vittime sul lavoro e a coloro che stanno affrontando un momento di difficoltà, come i tanti lavoratori, anche del distretto pratese, che sono in cassa integrazione. – conclude Calamai – L’augurio che questo sia un Natale di pace per tutti".