Licei fra maturità e nomine. Livi, debutta la prova di cinese. Nuovo preside al Copernico

Ragazzi preoccupati per il test in lingua orientale: è stato il primo da quando esiste l’indirizzo. In pensione il dirigente dell’istituto di viale Borgovalsugana. I casi di Marco Polo e Malaparte. .

Licei fra maturità e nomine. Livi, debutta la prova di cinese. Nuovo preside al Copernico

Licei fra maturità e nomine. Livi, debutta la prova di cinese. Nuovo preside al Copernico

Il "totoversione" con Platone lo hanno azzeccato al classico Cicognini mentre il cinese per la prima volta è entrato nella seconda prova scritta al linguistico Livi dove tra l’altro alcuni docenti hanno si sono accorti di errori sulla traccia di spagnolo. Fra lingue antiche e moderne, il secondo giorno di maturità è scivolato via con pochi intoppi e tanta preoccupazione per le prove, soprattutto quella di cinese, mentre è andata un po’ meno bene la prima tornata di attribuzioni dei dirigenti scolastici: secondo l’osservatorio dell’ufficio scolastico regionale, tre istituti restano vacanti, complice il pensionamento dei loro dirigenti. Orfani di guida rimangono i comprensivi Marco Polo e Malaparte ma la casella vacante più eccellente è quella del Copernico, dove a uscire di scena è il preside Stefano Gestri. Nel caso del Marco Polo, lascia la preside Maria Ramunno: di fatto per quasi quattro anni la scuola del centro storico salvata dagli accorpamenti del ministro Valditara ha avuto la reggenza di Mariagrazia Ciambellotti. Storia diversa per il Malaparte, il primo istituto ad avere l’indirizzo musicale alle medie con la storica preside Paola Toccafondi a un passo dalla pensione. Per il Copernico ci sarebbero già diverse "mire" anche da fuori Prato.

Tornando all’esame, ieri ha debuttato appunto la prova scritta di cinese come terza lingua straniera, la prima volta da quando è stato istituito sei anni fa l’indirizzo cinese al Livi. Singolare la seconda prova all’alberghiero Datini: i candidati dovevano organizzare un evento culturale enogastronomico al Castello dell’imperatore, con tanto di menù. "I maturandi hanno scritto tanto, si sono presi quasi il tempo massimo per consegnare", racconta Paolo Cipriani, presidente di commissione.

Maria Lardara