Prato, 4 novembre 2024 – Dieci lustri dal trasferimento del liceo classico Cicognini in via Baldanzi. Nel 1974, a metà anno scolastico, con un bel po’ di malumore dei docenti e degli studenti, ci fu il trasloco dalla sede del Convitto.
Nei nuovi spazi fu portato tutto: l’archivio storico, i registri dei voti con i nomi di studenti illustri, da D’Annunzio a Malaparte, da Monicelli a Landolfi. Anche il museo di fisica e quello di scienze naturali. La biblioteca con migliaia e migliaia di volumi trovò accoglienti scaffali, insegnanti e studenti abituati ad una sede storicamente prestigiosa, cominciarono a prendere confidenza con le aule e si affezionarono alla funzionalità degli arredi moderni. Per ricordare questo anniversario, gli insegnanti e il preside Mario Di Carlo stanno organizzando una serata speciale venerdì 29 novembre dalle 18 alle 23.
All’appello sono chiamati gli studenti (classe 1955) che a luglio del 1974 sostennero per primi la maturità nella nuova sede e gli studenti (classe 1960) che per primi hanno compiuto in via Baldanzi l’intero ciclo liceale. L’idea è quella di realizzare un video promozionale del liceo classico. Gli ex allievi possono inviare un video-selfie, di massimo un minuto. Come guida al selfie sono proposte due domande: perché scegliere il liceo classico oggi e un ricordo significativo dei cinque anni, accompagnato da una foto di classe con nome, cognome, anno di maturità, professione. Il materiale dovrà essere inviato entro venerdì 15 novembre a: [email protected].
Anche gli studenti di altri anni scolastici potranno presentare i ricordi con un selfie. L’iniziativa, un vero open night del liceo, sarà anche un’occasione orientativa per gli studenti delle terze medie (altri appuntamenti a loro riservati si terranno domenica 10 novembre dalle 9 alle 13; sabato 23 novembre e sabato 14 dicembre dalle 15; domenica 12 gennaio). Alcuni ex studenti saranno testimonial della bontà del liceo classico. Per i nati nel 1955 ci sono già i nomi: l’architetta Paola Falaschi (sezione A), l’imprenditore Marco Cappellini (sezione B), l’ingegnere e presidente Aci, Federico Mazzoni (sezione C). La serata sarà scandita da interventi, recite, performance, mostre. Per Mario Di Carlo, preside da quindici anni del liceo classico Cicognini, un’altra preziosa occasione di apertura alla città. “Per valorizzare – dice - un percorso di studio di eccellenza. Il liceo classico è profondamente legato agli studi che ci caratterizzano, ma modernamente aperto al nuovo. Da anni e anni lo studio della lingua inglese fino dalla quarta ginnasio, l’approfondimento di materie scientifiche, le sperimentazioni come quella della ‘biologia con curvatura biomedica’, riservato alle classi del triennio del liceo classico, con lo scopo di far conoscere e sperimentare l’ambito delle professioni che riguardano la salute umana, in particolar modo, la professione medica. Prepariamo il futuro dei giovani – sottolinea il preside - perché insegniamo un metodo di studio, un allenamento a ogni professione e alla vita”.