Liceo Copernico. Cantiere bloccato. Scoperta una cisterna. Stop lavori e bonifica

Ecco cosa c’è dietro al progetto fermo per la nuova ala. Dopo l’alluvione un escavatore ha trovato la struttura sotterranea. Provincia al lavoro. Presto tornano gli operai, corsa contro il tempo.

Liceo Copernico. Cantiere bloccato. Scoperta una cisterna. Stop lavori e bonifica

Il termine ultimo per la scadenza dei lavori, con il nuovo programma è stato fissato per luglio 2025

Niente succursale per il liceo Copernico, nemmeno per quest’anno. Di per sé, non sarebbe una notizia perché mai sarebbe stato possibile avere ora il futuro fabbricato che accoglierà 250 studenti e dieci classi, un investimento della Provincia di oltre 5,6 milioni euro, di cui 4,4 milioni euro di fondi Pnrr. Ma la notizia è che per quel cantiere è spuntato un rompicapo non da poco che ha fermato i lavori dopo l’alluvione del 2 novembre e che costringerà palazzo Banci Buonamici a fare i salti mortali per chiudere tutto entro il 2026. Ma andiamo per ordine. In una nota diramata dalla Provincia il 23 agosto il ritardo viene motivato con "infiltrazioni di idrocarburi" nel terreno dell’area interessata, rilevate all’indomani dell’alluvione. In realtà, tutto nasce dallo sversamento di una vecchia cisterna di gasolio scoperta casualmente dagli addetti al cantiere durante i lavori di scavo nel mese di gennaio: c’era stata l’alluvione del 2 novembre e l’area si era allagata. L’escavatore a braccio ha intercettato una cisterna interrata, una piccola bomba ecologica potenzialmente pericolosa per la salute pubblica: potrebbe essere il ricordo di un vecchio impianto di benzina in via Borgo Valsugana o il serbatoio mai dissotterrato per scaldare gli edifici secondo una pratica in voga negli anni Settanta. In ogni caso, roba che sotto le fondamenta di un edificio scolastico non doveva starci ed è per questo che la Provincia, a fronte della contaminazione da gasolio, ha dato lo stop al cantiere all’indomani dell’alluvione e oggi è in attesa di completare l’intervento di bonifica urgente. "Siamo in attesa dei risultati delle analisi sul terreno da parte di Arpat – fanno sapere dagli uffici di via Ricasoli - Appena ce li comunicheranno saremo in grado di stilare un resoconto completo. Si spera di poterli già avere la prossima settimana". Dal canto suo, l’ente ha già avviato tutte le procedure per completare la bonifica in stretta collaborazione con la Regione che il 31 luglio ha dato il nulla osta alla perizia di variante per eventi imprevedibili al progetto con costi aggiuntivi che rientrano però nel quadro economico dell’intervento già finanziato. Iniziate a metà giugno, finora le attività di bonifica del terreno sono state eseguite solo sulla parte limitrofa alla cisterna inquinante. Dunque si attendono ora i risultati delle valutazioni del rischio dell’Arpat: a quel punto, a sentir gli uffici competenti della Provincia, la bonifica in corso dovrebbe chiudersi nel giro di poche settimane con la successiva messa in sicurezza e ripresa del cantiere. Erano iniziati nel giugno 2023 i lavori per demolire e sostituire i due fabbricati della vecchia succursale del Copernico: il termine ultimo per la scadenza dei lavori, con il nuovo cronoprogramma, è fissato per luglio 2025. Sui banchi del Copernico siederanno 1.288 alunni, di cui 312 nuovi iscritti, con una classe in più rispetto allo scorso anno scolastico, per un totale di 56 classi (dati provvisori dell’ufficio scolastico provinciale, che diventeranno definitivi dopo gli esami di recupero). Maria Lardara