Rubare nelle auto di chi è stato colpito dall’alluvione ed ha perso tutto. Succede anche questo, non è una novità, nemmeno nella nostra provincia piegata dall’ondata di maltempo. Sciacalli nelle auto rimaste incustodite nelle strade di fango e melma: sono stati registrati diversi episodi di finestrini spaccati. In queste ore in cui la città fa i conti con l’emergenza, i carabinieri del Comando provinciale di Prato, sono impegnati anche nel servizio anti-sciacallaggio quanto più possibile a presidio di case e beni. Oltre agli sciacalli che ne approfittano per introdursi nelle macchine e nelle case allagate, sono stati segnalati tentativi di truffa per donazioni a nome di Stremao. L’associazione benefica che da giovedì è in campo con i circa sessanta volontari per aiutare le famiglie di Montemurlo rimaste colpite dall’alluvione nella pulizia e portando pasti caldi, è stata presa di mira da truffatori che si spacciano per volontari e chiedono soldi casa per casa.
"Non siamo assolutamente noi di Stremao - spiega Mauro de Angelis, anima dell’associazione -. Tante persone ci hanno detto di essere state contattate da falsi volontari e di aver trovato nella cassetta della posta richieste di donazioni con un Iban: ripeto che non è il nostro, noi non chiediamo soldi e soprattutto invitiamo a non fare donazioni. Raccogliamo soltanto cibo per chi vuole fare beneficenza, ma non pasta, acqua e latte che in questi giorni ne abbiamo ricevuti in grande quantità. Chi ha necessità di un pasto caldo invece può chiamare la nostra associazione". Sulla pagina Facebook di Stremao le indicazioni per donazioni di cibo e mobili che serviranno più avanti, quando sarà il tempo della ricostruzione.
Occhio anche alla truffa dell’acqua contaminata. Publiacqua mette in guardia: "Alcuni cittadini residenti nel comune di Montemurlo ci segnalano di persone che stanno diffondendo la voce che l’acqua sia inquinata da reflui fognari - si legge nella nota inviata dalla società -. Tale voce è destituita di ogni fondamento e Publiacqua ricorda ai cittadini la necessità di fare la massima attenzione rispetto a persone che diffondono false notizie che possono poi essere utilizzate da malintenzionati per realizzare truffe ai danni delle persone più fragili. In questo senso, Publiacqua invita comunque i cittadini a segnalare prontamente alla nostra azienda o alle forze dell’ordine ogni episodio o richiesta sospetta".
Come sempre nelle tragedie e non solo, viene fuori il meglio e il peggio di un’intera comunità. Ci sono esempi bellissimi e sono tanti, di persone che si mettono a disposizione degli altri per spalare il fango, preparare pasti, donare cibo o indumenti, aprire le proprie case per chi non ha l’acqua per una doccia. Una generosità che illumina queste giornate difficili. Ma ci sono anche gli sciacalli che approfittano del dolore.
Silvia Bini