REDAZIONE PRATO

L’imprenditore partigiano a 96 anni: "Vado nelle scuole e lavoro ancora"

Fiorello Fabbri, uno degli ultimi testimoni della Resistenza, ha festeggiato 50 anni della sua attività ’Sergio’

L’imprenditore partigiano a 96 anni: "Vado nelle scuole e lavoro ancora"

Fiorello Fabbri con il sindaco Calamai

Fiorello Fabbri la Resistenza ce l’ha nel sangue. Partigiano della brigata Buricchi ai faggi di Iavello, lui che è stato catturato da nazisti e fascisti, come ha più volte raccontato durante le sue lezioni per tramandare la memoria, all’età di 96 anni ogni giorno si alza per andare a lavoro nell’attività che lui stesso ha fondato insieme al cognato Sergio Pratesi e che oggi è gestita dal figlio Fabrizio Fabbri.

Il partigiano imprenditore che nei giorni scorsi, insieme alla sua famiglia, ha potuto festeggiare i 50 anni dell’enogastronomia "sergio" specializzata in strenne natalizie e pasquali con sede oggi in via Livorno, 23 e aperta nel 1974 in via Galcianese. Erano presenti all’iniziativa anche la sindaca di Vaiano, Francesca Vivarelli e la presidente di Anpi Prato, Angela Riviello. Fiorello Fabbri, uno tra gli ultimi partigiani rimasti, a 96 anni, è sempre impegnato nelle attività di testimonianza con i giovani nelle scuole.

"Cinquant’anni di attività sono sempre un traguardo importante - dice il sindaco Calamai - In più festeggiamo con ancora più gioia, perché in negozio c’è sempre Fiorello Fabbri, uno dei pochi testimoni viventi della Resistenza nel pratese che instancabilmente è presente a tutti gli eventi, dove ci sono da ribadire i valori antifascisti sui quali si basa la nostra Repubblica, proprio come a Sant’Anna di Stazzema".

Fiorello Fabbri dopo l’8 settembre del 1943 si unì alla brigata “Buricchi”, che operava anche a Javello, nel distaccamento “Lemmo Vannini” ed era attivo nei Gap che operavano in città: "È importante parlare con i ragazzi, incontrarli nelle scuole e parlare con loro della Resistenza - dice Fabbri -, della lotta di liberazione che ci hanno regalato la Costituzione e l’Italia democratica di oggi".

Silvia Bini