Incubo più di sempre. Il traffico dopo settembre sembra ancora più nella morsa del caos quotidiano. Se le direttrici più battute sono spesso intasate, anche le alternative non danno più certezze. A Prato le ore di punta della circolazione in salita si sono dilatate tanto da diventare intere mattinate oppure gran parte del pomeriggio fino a sera inoltrata. Si salva solo la notte quando girano molti tir e furgoni bianchi verso i macrolotti. E ancora l’alba. Poi si sveglia un’altra giornata di problemi, ostacoli: code e ancora code, rallentamenti quando va bene.
Chi va al lavoro in auto deve fare bene i calcoli e mettere in conto anche gli imprevisti che sono sempre dietro l’angolo. Non dare niente per scontato perchè di consueto c’è solo il serpentone di veicoli e quel semaforo rosso che sembra sempre interminabile.
Lo scenario post settembre non dà tregua: quando va bene si va a singhiozzo. Qualche centinaio di metri libero e poi tutti fermi. E le rotonde, uno dei simboli della circolazione pratese, non sembrano riuscire più a ’sveltire’, in sicurezza, il traffico.
La sindaca Bugetti e la sua giunta conoscono bene la situazione: l’altro giorno da un appuntamento istituzionale all’iniziativa pubblica anche la prima cittadina ha fatto il conto con i cantieri e la fila di macchine a passo d’uomo. E non è la prima volta. Al di là delle riprove sul campo, ci sono i rapporti della polizia municipale sul traffico e gli occhi delle telecamere che parlano fin troppo chiaro. Non si scorre. Diverse le cause. Una su tutte: la molteplicità dei cantieri aperti. Molti pubblici, pochi privati. E il caos è servito.
Contromosse? Una nel futuro immediato: il Comune vuole incontrare Publiacqua per mappare nuovamente gli interventi programmati nell’ambito dei finanziamenti del Pnrr. Obiettivo: congelare per tutto dicembre gli interventi, quindi chiudere i cantieri anche provvisoriamente per liberare le carreggiate. Un esempio su tutti: la zona di via Strozzi e di via Battisti che ha sofferto e sta soffrendo ancora. Basta chiedere a commercianti e ad automobilisti. La richiesta della sindaca sarà chiara: tregua natalizia.
E nel medio periodo c’è un’altra iniziativa in ponte: creare una app dedicata proprio al traffico cittadino. Una sorta di infotraffic pratese per sapere in tempo reale lo stato dei cantieri e le zone interessate, localizzare le strade più intasate così da evitarle.
Intanto la quotidianità offre copioni ormai abituali. Le zone a rischio code sono sempre di più anche perché, in molti si lamentano, vedere un vigile che fluidifica il flusso di veicoli è quasi un miraggio.
Il top del top del traffico è sempre in zona Soccorso dove c’è lo storico restringimento della Declassata. Lì si manifesta anche l’automobilista che crede di essere il furbetto al volante: imbocca l’uscita verso via Marx, ma poi fa la rotonda per rientrare sulla Declassata. E’ la rotatoria dei ‘furbetti’. Chi controlla?
Caos assicurato dall’uscita Prato Est verso città tutto il pomeriggio e lungo la Declassata direzione I Gigli per tutta la mattina dalla rotonda della questura. E poi come scordare via Roma in più tratti cittadini. Viale della Repubblica è intasato tra le 8 e le 9 e dopo le 18 in entrambe le direzioni. Ponte Datini, direzione Centro tra le 8 e le 9,30 e in senso opposto dalle 18 alle 19: la pazienza deve esser sovrana. Code anche in viale Montegrappa e viale Vittorio Veneto. E poi da Porta Leone a via Bologna dalle 16,30 in poi per non parlare di viale Galilei. Benvenuti a trafficocity.
Luigi Caroppo