REDAZIONE PRATO

L’Inps al telefono è irraggiungibile Passa un’ora e non ci sono risposte

La comunicazione da remoto è impossibile tra attese infinite, la linea che cade e un rimpallo continuo E quando finalmente si può parlare la situazione non migliora: servono Pin, codice fiscale e pure il Domus...

Accedere ai servizi della pubblica amministrazione? L’unica difesa è armarsi di santa pazienza. Contattare l’Inps in regime di smart working significa dedicare almeno una mattinata al telefono cercando di districarsi tra i vari servizi, erogati in questo periodo solo ed esclusivamente in via telematica: telefono, mail, Pec, tutto rigorosamente a distanza. "Lo prevede la legge", si difendono dall’Inps. L’istituto, per rispondere alla immensa mole di chiamate, oltre al centralino nazionale ha attivato per ogni provincia un numero di telefono dedicato. Solo in casi eccezionali è previsto un incontro di persona nella sede di via Valentini, previo appuntamento e rispettando tutte le norme previste per scongiurare il proliferare di contagi.

Dopo il call center dell’Agenzia delle entrate, abbiamo testato anche il servizio telefonico Inps e il risultato non è stato entusiasmante: dopo un’ora passata al telefono, tra passaggi, attese e musica di intrattenimento, la voce registrata un po’ metallica ci ha comunicato "Gli operatori sono momentaneamente irraggiungibili. Si prega di richiamare più tardi". Una doccia fredda che ha tradito in pochi secondi tutte le nostre speranze di essere finalmente riusciti a prendere la linea. Abbiamo provato a chiamare il numero di telefono dell’ufficio di Prato: dopo aver scelto la lingua, la voce registrata chiede di premere 1 se vogliamo conoscere gli orari di accesso agli sportelli: sembra la strada giusta, peccato che la risposta sia stata quasi assurda. "Viste le restrizioni legate al Covid i servizi sono svolti soltanto in via telematica e telefonica": terminato il messaggio preregistrato cade la linea. Allora ritentiamo con lo stesso numero ma risulta sempre occupato: una, due, tre volte. Alla quarta finalmente risponde di nuovo la voce preregistrata. Ci chiediamo se forse non sarebbe stato meglio togliere definitivamente l’opzione 1, di fatto inutile.

Al secondo tentativo, premendo il tasto 2 del telefono, Inps comunica i numeri utili per parlare col centralino da rete fissa o da cellulare, a pagamento in base al proprio contratto di telefonia. Intanto un passo in avanti nell’affannosa ricerca di risposte. Proviamo da cellulare alle 12.15: la linea è occupata. Stesso copione alle 12.18, mentre il telefono suona libero alle 12.30: risponde la solita voce preregistrata che ci ricorda di avere a portata di mano il codice Pin, il codice fiscale e pure il codice Domus. Solo districarsi tra i codici, se non si è un po’ dentro alla materia, appare un’impresa. Sembra fatta: "Si prega di non riagganciare per non perdere la priorità acquista, un operatore le risponderà il prima possibile". E qui entra in gioco il concetto di "prima possibile" che al tempo dello smart working è quanto mai relativo. Dopo oltre dieci minuti nuova doccia gelata: "gli operatori sono momentaneamente irraggiungibili, si prega di richiamare più tardi". Più tardi quando? Appunto...

Silvia Bini