ROBERTO BALDI
Cronaca

L’Ippodromo, la piscina. E il famoso "capolavoro"

Lo sport come aggregazione, il parco polmone verde e il bar Martino che serviva un caffé speciale. Il passato con le cave e le fornaci per i mattoni .

L’impianto. ha 4 vasche, la più importante e problematica quella coperta col pallone

L’impianto. ha 4 vasche, la più importante e problematica quella coperta col pallone

Grignano è un’altra delle frazioni sud, le cui storie s’intersecano in un denominatore comune di campagna, che ha subito espansione edilizia sviluppatasi per Grignano lungo via Roma, la principale della frazione insieme a via del Ferro. Si ipotizza che in un periodo antico la zona fosse utilizzata per l’estrazione di materiali, tanto da giustificare il nome "Cava" a una delle vie maggiori della frazione. La maggior parte di queste cave erano a servizio della fornace Panerai in via di Cortevecchia che produceva mattoni da costruzione e che fu un’importante realtà produttiva fino agli anni ’50. Secondo alcune testimonianze l’argilla veniva trasportata con piccoli vagoni su rotaie e si giunse a costruire un sottopasso in via del Purgatorio per farli transitare. Probabilmente alcune cave furono utilizzate anche come cave di inerti (ghiaia, pietrisco). Oggi le vecchie cave sono state ricolmate e su alcune sono stati costruiti edifici. I "testi sacri", come la storia di Prato curata da Ferand Braudel, fanno cenno all’elevato prezzo dei terreni in quella zona (pagina 321 della Storia di Prato) a cavallo dei secoli XII e XIII, ma la valorizzazione conclusiva va fatta risalire, come già detto, soprattutto all’espansione di via Roma, per molti motivi appetibile: è lì che sorse la storica piscina inizialmente con vasca di 33,3 metri e il trampolino con la piattaforma di cinque e dieci; è lì che nacque anche l’ippodromo, oggi Parco della liberazione e della pace. Vita difficile per le due realtà che hanno rischiato più volte la chiusura, finché è stata decretata la definitiva trasformazione dell’ex ippodromo in un parco aperto al divertimento e svago dei bambini, in forza anche di una connotazione politica prevalente nell’amministrazione Vestri, che aboliva quell’espressione professionale e costosa delle corse dei cavalli per affidarla a un’evoluzione per così dire bucolica. E sì che una delle scuderie maggiori di allora, la Santipasta, aveva presentato un’offerta prelibata per rilevare l’impianto, che godeva di un fondo eccellente.

Un momento di aggregazione per adulti restò, proprio di fronte all’ex ippodromo, nell’allora bar Martino, uno dei ritrovi più in voga, grazie al richiamo della pasticceria e dell’offerta sportiva. Si dette un nome speciale addirittura al caffè, ordinando il cosiddetto "capolavoro" per descrivere un caffè speciale con agli orli spruzzi di cioccolata. Un’appendice di sport è stata riservata negli anni al calcio, con la società Grignanese che ha raccolto decine di giovani, e soprattutto alla rinnovata piscina, un insieme di azzurro, risate e voci familiari sotto un cielo d’estate che accoglie tutto e non chiede nulla.

Roberto Baldi