Il 2025 secondo l’Istat dovrebbe essere per Prato l’anno di quota 200mila residenti. E’ la previsione del dossier presentato dall’istituto di statistica nei mesi scorsi che proietta la popolazione dei comuni italiani fino al 2042, che però per la fine del 2024 aveva previsto nella nostra città 198.982 iscritti all’anagrafe, 2.400 in più di quelli reali. Un lavoro complesso quello dell’Istat, basato su dati storici, indicatori e formule per addetti ai lavori, che racconta con i numeri cosa potrebbe essere l’Italia tra vent’anni. Lo scenario nazionale parlava di decrescita, di invecchiamento progressivo, di pochi figli e tanti anziani. Prato in quel dossier era in parte in controtendenza, anche perché nella città più multietnica d’Italia vivono più bambini e ragazzi, in prospettiva i genitori di domani. I dati dello studio, avvertiva l’Istat, soprattutto nel lungo termine vanno trattati con estrema cautela. Ma c’è anche altro da dire, soprattutto per Prato: i numeri dell’anagrafe non bastano a fotografare la popolazione reale, non tengono conto degli immigrati regolari senza residenza e ovviamente dei clandestini, che potrebbero essere diverse migliaia: un sommerso di circa 15mila cinesi e 10mila irregolari di altre etnie, secondo le stime della procura. E poi: per quanto accurati, i modelli statistici possono stabilire, giusto per fare l’esempio più significativo, quanti cinesi continueranno ad arrivare e quanti decideranno di andarsene nei prossimi anni, quanti clandestini diventeranno regolari? Il dato del 2024 segna una flessione nel tasso di incremento dei cinesi e degli stranieri, ma è troppo presto per leggerlo come un’indicatore di tendenza anche per il futuro.
an. be.