SILVIA BINI
Cronaca

ll dono per il Giubileo. Stole pratesi ai missionari

Oggi in San Pietro il vescovo e la sindaca consegneranno i 1500 paramenti liturgici. In tessuto jacquard, con disegno di monsignor Daniele Scaccini.

Monsignor Daniele Scaccini, vicario generale della Diocesi di Prato

Monsignor Daniele Scaccini, vicario generale della Diocesi di Prato

Dopo l’originale e artistico piviale indossato da Giovanni Paolo II per l’apertura del Giubileo del 2000, la città e la diocesi di Prato donano una veste liturgica anche per il Giubileo della speranza. Il distretto tessile più importante d’Europa sta realizzando millecinquecento stole per i Missionari della Misericordia, i sacerdoti nominati da papa Francesco e inviati in tutto il mondo con la facoltà di perdonare i peccati riservati alla Sede Apostolica. Fino a domani è in corso a Roma il Giubileo dei Missionari della Misericordia, con oltre cinquecento sacerdoti presenti. Oggi il vescovo Nerbini e la sindaca Ilaria Bugetti saranno in San Pietro, nei Giardini Vaticani, per donare simbolicamente una delle stole realizzate a Prato nelle mani di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione e responsabile organizzativo del Giubileo. Il paramento liturgico sarà consegnato domenica ai Missionari prima della celebrazione festiva, come mandato per un rinnovato impegno nel loro ministero. Le restanti stole saranno poi inviate dal Dicastero agli altri Missionari della Misericordia che non hanno potuto partecipare. Per la Chiesa di Prato, la città e il mondo imprenditoriale del distretto sarà un momento di grande emozione e orgoglio, esattamente come lo fu venticinque anni fa vedere il Santo Padre indossare una stoffa disegnata, realizzata e cucita dal genio pratese. Non si è potuta ripetere la stessa donazione perché per l’apertura del Giubileo della Speranza papa Francesco non ha indossato particolari paramenti creati per l’occasione, ma vesti liturgiche ordinarie. L’offerta di Prato a realizzare un paramento per l’Anno Santo 2025 è stata comunque accolta con favore dal Dicastero per l’evangelizzazione e su indicazione del Papa la scelta è ricaduta sulle stole dei Missionari della Misericordia, considerati da Francesco "segno della sollecitudine materna della Chiesa per il Popolo di Dio". Così le vesti liturgiche prodotte con stoffe pratesi saranno in missione in tutto il mondo per portare perdono e speranza. Le stole sono realizzate in jacquard, particolare tessuto usato per ottenere disegni complessi, creati direttamente nel corpo del prodotto. Alla produzione dei paramenti hanno concorso diverse aziende del distretto tessile pratese.

Il disegno, non impresso dunque, ma tessuto nella stola secondo questa particolare tecnica, è stato ideato da monsignor Daniele Scaccini, vicario generale della Diocesi di Prato, architetto e artista, già autore del Premio Santo Stefano, il riconoscimento che la città consegna a quelle imprese capaci di avere successo nel pieno rispetto delle regole.