Lo sciopero dei pachistani. In sole 48 ore un’altra vittoria. Firmati altri contratti regolari

Ieri è toccato agli operai della fabbrica Zipper

Lo sciopero dei pachistani. In sole 48 ore un’altra vittoria. Firmati altri contratti regolari

Uno dei picchetti dei lavoratori pachistani. aderenti allo strike day di Sudd Cobas

Ancora un risultato messo a segno dal Sudd Cobas, che insieme ad una ventina di lavoratori pachistani ha dato il via domenica allo strike day, ovvero scioperi contemporanei in una manciata di microimprese del distretto. E’ di ieri la notizia che, dopo le vittorie e la regolarizzazione dei lavoratori pachistani alla tessitura Sofia di Montemurlo e alla stireria Tang, la fabbrica Zipper di Seano ieri ha firmato l’accordo 8x5. Il che significa che gli operai vedranno applicato il contratto di 8 ore lavorative per 5 giorni. Intanto continua lo sciopero alla pelleteria confezione Lin Weidong, a Seano. "Lo strike day continua con l’indicazione a tutti a convergere sul picchetto di Seano in via Galileo Galilei – dicono dal sindacato – Oggi si svolgerà il tavolo sindacale con la 3Desy: l’azienda ha già aperto la trattativa per la regolarizzazione dei lavoratori". Le aziende sono tutte a conduzione cinese. Lo strike day è iniziato di domenica per evidenziare che per migliaia di operai di questo distretto la domenica non c’è riposo, ricorda il sindacato. "Mentre si fa gran parlare di 0’crisi del comparto moda’, in questo distretto migliaia di operai sono costretti, loro malgrado, ad occupare due posti di lavoro ciascuno: 12 ore per 7 fa 84. Il contratto nazionale ne prevede 40. Per uscire dalla crisi occupazionale non c’è bisogno di casse integrazioni o di nuovi aiuti alle imprese. C’è bisogno di riportare l’orario di lavoro a quello legale. Avremmo più posti di lavoro, e più dignitosi", sottolinea il Sudd Cobas, il cui scopo era "sindacalizzare l’insindacalizzabile e portare la lotta 8x5 nella giungla dei laboratori del supersfruttamento del made in Italy".