REDAZIONE PRATO

Lo strano caso di Brunetto Latini e del Vescovo "E’ importante il pentimento prima della morte"

I dantisti cercano di spiegare come il Sommo Poeta giudicava il suo "maestro" e un "avido" prelato

Dante nella Divina Commedia compie un viaggio all’inferno, e arrivando al VII cerchio nel quale si trovavano, ricoperti da una pioggia di fuoco, anche i sodomiti, incontra il suo maestro Brunetto Latini (nella foto), finito lì a causa di aver tradito sua moglie con un poeta.

I "dantisti" son diventati matti nel cercare di capire perché Dante parli di lui, messo tra i violenti contro natura quindi all’inferno, questo solo per la sua omosessualità? In realtà no, perchè non tutti i sodomiti sono finiti all’inferno: alcuni sono andati in purgatorio.

Perchè, allora, c’è questa differenza? Questa differenza sta nel fatto che, quelli che vanno all’inferno prima di morire hanno commesso peccati gravi e non se ne sono pentiti, mentre chi è andato in purgatorio prima di morire si è pentito.

Un altro esempio di personaggio è Andrea De’ Mozzi, un vescovo di Firenze che fu disprezzato da Dante non proprio perché fosse omosessuale, ma perché era avido di denaro e disonesto.

Quindi Dante punisce certi sodomiti mandandoli all’inferno per via dei loro peccati gravi, mentre ne loda altri mandandoli in purgatorio, visto che si sono distinti nel mondo per le loro azioni alte e meritevoli verso la patria e i cittadini.